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GINEVRA

Centro richiedenti asilo in un rifugio sotterraneo della protezione civile

Si tratta della struttura di Pont-Bochet, a Thônex. Può contenere fino a 110 persone.
Ti-Press
Fonte Ats
Centro richiedenti asilo in un rifugio sotterraneo della protezione civile
Si tratta della struttura di Pont-Bochet, a Thônex. Può contenere fino a 110 persone.
GINEVRA - Dalla prossima settimana il rifugio della protezione civile di Pont-Bochet, a Thônex (GE), sarà operativo per l'accoglienza d'emergenza dei richiedenti asilo. Il centro, gestito dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), può sulla...

GINEVRA - Dalla prossima settimana il rifugio della protezione civile di Pont-Bochet, a Thônex (GE), sarà operativo per l'accoglienza d'emergenza dei richiedenti asilo. Il centro, gestito dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), può sulla carta ospitare fino a 100 persone.

«L'anno scorso, il Parlamento ha rifiutato di concedere un credito per la realizzazione di container in grado di accogliere i rifugiati, invitando la SEM a confrontarsi con i cantoni per trovare soluzioni tramite strutture già esistenti, proprio come quelle della protezione civile», ha ricordato oggi sul posto ai media la portavoce dell'organo Anne Césard.

Ginevra ha dunque messo a disposizione questo rifugio sotterraneo, situato a fianco di un ospedale. Nelle intenzioni, il centro fornirà alloggio solo a uomini adulti: non ci saranno né famiglie né minorenni. Inoltre, verrà usato unicamente in caso di bisogno e di sovraccarico delle strutture federali ordinarie.

«È essenziale poter offrire un tetto e un letto a tutti», ha dichiarato Césard, ammettendo però che i posti d'accoglienza sotterranei non sono l'ideale. Il centro non è previsto per soggiorni lunghi e i richiedenti asilo dovrebbero trascorrerci in media dalle tre alle quattro settimane, prima di proseguire il loro iter. Agli ospiti verranno proposte una serie di attività e potranno anche seguire dei corsi di francese.

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