I casi in assistenza aumenteranno meno di quanto temuto

La stima di una crescita del 21% entro la fine del 2022 si è rivelata troppo cupa
Sulla base dei numeri che arrivano dai cantoni si può attualmente supporre che la progressione sarà della metà di quanto preventivato.
BERNA - La Conferenza svizzera selle istituzioni dell'azione sociale (CSIAS) corregge al ribasso le sue previsioni relative a un massiccio aumento dei casi in assistenza, sulla scia del coronavirus.
La stima di una crescita del 21% entro la fine del 2022 si è rivelata troppo cupa, riferisce la NZZ am Sonntag. Verrà rivista, ha annunciato la CSIAS al domenicale. Sulla base dei numeri che arrivano dai cantoni si può attualmente supporre che la progressione sarà della metà di quanto preventivato.
La revisione è frutto dell'evoluzione positiva legata al continuo miglioramento delle prospettive economiche negli ultimi mesi, all'estensione del lavoro ridotto e ai vari programmi di aiuto Covid a livello federale e cantonale.
A titolo d'esempio anche Zurigo quest'anno non registra un aumento delle cifre dell'assistenza sociale, ha fatto sapere al giornale il consigliere di stato competente, Mario Fehr. L'attuale previsione della CSIAS è quindi «certamente esagerata».




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!