Dal 2021 nuove norme per la prestazione complementare

I mezzi di cui dispongono gli assicurati saranno presi in debita considerazione nel calcolo
BERNA - Il primo gennaio 2021 entrerà in vigore la riforma delle prestazioni complementari (PC). Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, che ha preso atto dei risultati della consultazioni, approvando alcune modifiche.
Con la riforma, si legge in un comunicato governativo, si perseguono tre obiettivi: mantenere il livello delle prestazioni, garantire un maggiore ricorso alla sostanza propria e ridurre i cosiddetti effetti soglia.
Il calcolo delle PC si basa sulla pigione annua. Gli importi massimi riconosciuti per le pigioni verranno adeguati tenendo conto dell'aumento degli affitti. D'altro canto, visto che lo scopo è garantire la copertura del fabbisogno vitale, la riforma farà in modo che i mezzi di cui dispongono gli assicurati siano presi in debita considerazione nel calcolo delle PC.
L'importo forfettario per le spese accessorie destinato ai proprietari di immobili e quello per le spese di riscaldamento saranno adeguati all'evoluzione dei prezzi, e passeranno rispettivamente da 1680 a 2520 franchi e da 840 a 1260 franchi all'anno.
Le modifiche all'ordinanza approvate dall'esecutivo concernono in particolare i criteri per la ripartizione dei Comuni in tre regioni per la pigione, l'aumento degli importi forfettari per le spese accessorie e per le spese di riscaldamento, la rinuncia a redditi o a parti di sostanza, le spese computabili per la custodia di figli complementare alla famiglia e l'interruzione della dimora abituale in Svizzera.
Con l'entrata in vigore al primo gennaio 2021 i Cantoni avranno il tempo necessario per svolgere i lavori di attuazione.



