"Tripletta" Newey-Power Unit Honda-Verstappen: l'Aston Martin vuole andare all-in in vista del 2026
Pronta un'offerta faraonica per il pilota olandese, che a fine stagione potrebbe cambiare aria. Decisivo, per la scuderia britannica, il supporto del Fondo sovrano dell’Arabia Saudita.
JEDDAH - L’Aston Martin fa sul serio e pensa in grande. L'obiettivo è chiaro: andare a prendersi il Mondiale piloti e costruttori a partire dal 2026, quando cambieranno i regolamenti tecnici.
Il primo tassello è già stato messo con l’ingaggio di Adrian Newey, geniale ingegnere operativo da marzo e già “settato” al 100% proprio sul 2026. Ora si pensa ai piloti e sullo sfondo prende forma un’operazione dalle cifre clamorose. L’Aston Martin di Lawrence Stroll, grazie al supporto del Fondo sovrano dell’Arabia Saudita, è pronta a fare ponti d’oro per portare nel suo box Max Verstappen. Fantascienza? Assolutamente no.
L’olandese, al di là delle dichiarazioni di rito, sembra deciso a lasciare anzitempo la Red Bull - nell’accordo tra le parti valido fino al 2028 sono previste diverse clausole d’uscita - e i pezzi del puzzle potrebbero incastrarsi. Sul piatto ci sono 300 milioni di dollari (circa 264 milioni di euro) per un contratto triennale dal 2026 al 2028 con la scuderia britannica. Verstappen vedrebbe quasi raddoppiare il suo ingaggio attuale (da 50 a 88 milioni di euro all’anno) e ritroverebbe proprio Newey, strappato pure lui alla Red Bull.
Inoltre l’Aston Martin ha in mano anche l’intesa con la Honda per la fornitura delle Power Unit ufficiali di prossima generazione. Insomma tutti tasselli per una monoposto super competitiva e pronta (perché no) ad aprire un ciclo. La liquidità di certo non manca, l’interesse del Fondo sovrano per lo sport e la F1 nemmeno. Oltre a sponsorizzare il circus attraverso i petroldollari di Aramco detiene già anche il 20% dell’Aston Martin (e vorrebbe rilevare l’intera proprietà). L’operazione faraonica si materializzerà? Affaire à suivre.