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IL SORPASSO A... QUATTRO RUOTESorrisino Leclerc nel weekend spaziale

22.11.23 - 19:30
A Las Vegas i commissari sono usciti in mutande
Imago
Sorrisino Leclerc nel weekend spaziale
A Las Vegas i commissari sono usciti in mutande
La favola di Charles il ferrarista va al contrario.
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LAS VEGAS - Per colpa di un tombino ha rischiato di saltare il più grande spettacolo sportivo dell’anno. Ma ci vuole ben altro per spegnere le mille luci di Las Vegas che Liberty Media ha acceso sulla Formula 1. E alla fine il weekend più pazzo della stagione è anche stato uno dei più divertenti. C'è stato tantissimo spettacolo fuori (sembrava di essere a metà strada tra la notte degli Oscar e quella dei Grammy), ma anche parecchio “dentro”, con sorpassi, controsorpassi e pure qualche colpo proibito sotto la cintura. Come la spallata iniziale con cui Verstappen ha sbattuto fuori pista Leclerc alla prima curva, prendendosi poi 5 secondi di penalità. Anche chi ne aveva dette di tutti i colori contro questa gara, come Max Verstappen (“qui è 99% spettacolo e 1% sport”), alla fine ha dovuto ammettere che venire a correre in mezzo agli alberghi illuminati a giorno, tra fontane e giochi di luce, volando a 240 all’ora su una delle strade più famose del mondo come la Strip, non è stata una brutta idea.

La Formula 1 ha vinto la sua sfida nonostante tutto sia cominciato con una gaffe pazzesca, con quel tombino trasformatosi in missile che ha distrutto la Ferrari di Leclerc. Dal weekend è uscita sconfitta la federazione internazionale, che prima ha omologato la pista senza sigillare nel modo appropriato i tombini, poi non ha avuto il coraggio di congelare la penalizzazione di Sainz che era stato costretto a rifare la macchina dopo il botto devastante. Gli unici a uscire in mutande da Las Vegas sono stati i commissari a cui è mancato il buon senso. Chissà come sarebbe finita se Sainz fosse partito accanto a Leclerc in prima fila. Ma chissà, anche, come sarebbe finita se al 26esimo giro non fosse entrata in pista la Safety Car… “Avremmo vinto noi”, ha detto Leclerc che invece ha visto trasformarsi in zucca la sua pole position. La sua favola continua ad andare all’incontrario. Le sue pole diventano vittorie per gli altri (ormai siamo a 19 su 23), ma almeno questa volta si è divertito perché non ha visto la Red Bull sparire all’orizzonte e alla fine ha pure rifilato a Perez il sorpasso della domenica.

A Las Vegas si è vista la miglior Ferrari dell’anno, migliore anche di quella che ha vinto a Singapore dove però le Red Bull erano sparite dalla scena. Leclerc le ha sorpassate addirittura tre volte (una Max e due Perez). Non gli è bastato per vincere, ma almeno per fare il pieno di fiducia. Ha trasformato Las Vegas in Lourdes, anche se il miracolo non è stato completo.

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COMMENTI
 

Donfabius 5 mesi fa su tio
correggere l'articolo pf. il tombino ha distrutto la macchina di Sainz non di Leclerc. dopo viene riportato in modo corretto, ma il così detto "missile" era su Sainz.
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