Il Lugano più forte delle avversità, crollo Ambrì

Settimana da tre punti sia per il Lugano che per l'Ambrì.
Settimana da tre punti sia per il Lugano che per l'Ambrì.
LUGANO/AMBRÌ - A Zugo il Lugano ha superato l'esame di maturità. Sì perché dopo il ko interno di giovedì contro il Friborgo, andare a vincere alla Bossard Arena con soli quattro stranieri (out anche Sgarbossa) e da metà gara anche senza Simion (penalità di partita per ostruzione su Genoni) è tanta roba. Ormai non ci sono più tanti dubbi, i bianconeri hanno innalzato il loro livello a 360 gradi attraverso umiltà, sudore e duro lavoro. Il credo hockeistico di Mitell, sul quale iniziavano a palesarsi alcuni dubbi solo alcune settimane fa, sta facendo sempre più breccia nella squadra, che partita dopo partita sta assumendo un'identità sempre più sua. Lo si evince dalla risposta del collettivo dinanzi alle avversità.
Resta il tasto dolente del powerplay, il peggiore del campionato. Una volta risolto questo "problema" ecco che Fazzini e compagni potrebbero alzare ulteriormente i giri del loro motore, diventando ancor di più un cliente pericoloso. In attesa, poi, che l'infermeria si svuoti e, forse, di una mano dal mercato: Steinmann è al lavoro per reperire un nuovo giocatore straniero dopo l'addio di Omark e le recenti defezioni.
Per un esame di maturità superato, a un altro, malamente bocciato. Quello di un Ambrì eroico giovedì a Davos, per poi sciogliersi come neve al sole sabato in casa con il Rapperswil. Disastrosa la prova fornita dai ragazzi di Landry e Matte, che hanno davvero sprecato una grande possibilità di rimanere nella top-10 della classifica. E pensare che i sangallesi non vincevano una partita da tre punti da oltre un mese, per un totale di nove incontri. Per capire se si è trattato soltanto di un incidente di percorso bisognerà attendere domani, quando l'Ambrì sarà atteso a Zurigo prima del derby di venerdì e dello scontro importantissimo di sabato in casa con il Bienne. Una settimana importante per i leventinesi...





