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PLAYOFF«A volte ci serve una "sveglia", ma siamo più maturi e c’è una grande differenza rispetto al 2021»

13.04.23 - 11:14
Ginevra in fibrillazione per la quarta finale della sua storia. Tra le Aquile di Marc Gautschi e la gloria c'è il Bienne di Säteri e Rajala.
keystone-sda.ch (SALVATORE DI NOLFI)
«A volte ci serve una "sveglia", ma siamo più maturi e c’è una grande differenza rispetto al 2021»
Ginevra in fibrillazione per la quarta finale della sua storia. Tra le Aquile di Marc Gautschi e la gloria c'è il Bienne di Säteri e Rajala.
«Col Lugano c’era tanta pressione. Con lo Zugo ci siamo liberati. Ora vogliamo andare fino in fondo e l'ambiente è rovente: la gente non vede l'ora di vivere questa finale. Tömmernes? A patto di vincere, sarebbe contento di stare anche in tribuna...».
HOCKEY: Risultati e classifiche

GINEVRA - Chi è la più bella del reame? Ce lo dirà la finale, ma intanto in finale bisogna arrivarci e le due contendenti lo hanno fatto tra gli applausi. Da una parte il Bienne, capace di domare i Lions in sole quattro partite (uno “sweep” che ha fatto rumore), dall'altra il Ginevra di Cadieux. Vinto nei quarti il braccio di ferro col Lugano, in semi le Aquile si sono prese una bella rivincita detronizzando lo Zugo. I Tori vincevano senza sosta nei playoff da sette serie consecutive, compresa la finalissima del 2021 proprio contro i granata.

La vendetta (sportiva…) è un piatto che va servito freddo, ma ora guai ad abbassare la guardia.
«Senza alcun dubbio - interviene il ds Marc Gautschi - Dopo gara-5 c’è stata tanta felicità, ma cinque minuti dopo i primi giocatori erano già in palestra a fare stretching e quant’altro. La squadra è più matura, in tanti hanno già giocato delle finali e c’è una grande differenza rispetto a due anni fa. Lì, quando ci siamo arrivati, tutti erano sollevati e gasati. Adesso abbiamo passato una bella Pasqua, ma dobbiamo completare l’opera».

Con lo Zugo avete chiuso i conti in 5 partite. Risultato netto, ma frutto di vere battaglie con quattro vittorie ottenute tutte in rimonta.
«Era già accaduto anche in regular season, si vede che a volte ci vuole una sveglia… (ride, ndr). È un aspetto che ci dà molta fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi».

In semifinale Vatanen (3 gol) e Omark (3) hanno fatto malissimo ai Tori. Tömmernes - elemento imprescindibile e autore di un assist sontuoso in gara-5 - in questi playoff per ora ha segnato solo un gol. Potrebbe essere proprio lui l’uomo della finale?
«A patto di vincere, penso che sarebbe contento di stare anche in tribuna… (ride, ndr). Ma non credo che possiamo permettercelo… Però è vero, abbiamo tanto talento e diverse armi a disposizione. Col Lugano Hartikainen e gli svizzeri avevano fatto la differenza, mentre con lo Zugo si sono visti di più gli altri stranieri. Per noi è "indifferente" ed è un bene. Abbiamo tante frecce al nostro arco e ora speriamo di avere tutti al top per la finale».

Dove trovate il Bienne, che ha spazzato via lo Zurigo. 
«Offensivamente sono sempre stati molto forti, ma quest’anno hanno anche Säteri che in porta ha fatto benissimo. Sono molto solidi. Non mi aspettavo che buttassero fuori i Lions in quattro partite. Lo Zurigo in 5c5 è stato anche migliore, ma come percentuale realizzativa loro sono stati mostruosi».

Da un certo punto di vista, vedere Rajala & Co così efficaci, potrebbe essere un bene. Se mai ce ne fosse stato bisogno, ora è diventato impossibile “sottovalutarli” o pensare di essere favoriti.
«Si possono fare mille teorie, ma poi parla il ghiaccio. Avere tanti giorni di pausa può essere un bene, ma anche un male. Stesso discorso per la durata di una serie. C'è chi pensa che sia meglio chiuderla in quattro partite e riposare, chi invece saper soffrire e non perdere mai il ritmo. L’unica cosa certa, per noi, è che abbiamo già affrontato lo Zugo ed è una squadra che, come gioco, assomiglia un po’ al Bienne». 

Tra i pali si preannuncia un duello a distanza tra Harri Säteri (93.90% di parate nei playoff) e Robert Mayer (primo in questa classifica col 94.32%).
«Probabilmente Säteri, in stagione, si è dimostrato il più forte insieme a Hrubec. Mayer è impressionante per come è rientrato. Gettato nella mischia in gara-4 a Lugano, è stato fortissimo mentalmente. Saranno due fattori».

Per il Ginevra è la quarta finale della propria storia e domani si gioca gara-1. Sin qui, però, il titolo è sempre sfuggito. La città come vive l'attesa? Ti fosse capitato in Ticino ai tempi di Ambrì, sarebbe stata enorme e spasmodica…
«È vero, l’ho sempre detto… Avessi vinto un campionato ad Ambrì avrei smesso il giorno stesso (ride, ndr). Sarebbe stato il massimo. Ma il Ticino per questi aspetti è un posto unico. Si è visto anche a Lugano nei quarti, dove c’era un ambiente rovente. Adesso anche a Ginevra la temperatura è salita tantissimo. La gente non vede l’ora di vivere questa finale - i biglietti sono andati a ruba - e noi vogliamo andare fino in fondo. Col Lugano c’era tanta pressione. Con lo Zugo ci siamo liberati. Adesso dal duello col Bienne uscirà un nuovo campione svizzero. Segno dei tempi e dimostrazione della strada che sta prendendo la National League, bellissima ed equilibrata».

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COMMENTI
 

angie2020 1 anno fa su tio
forza Bienne

Evry 1 anno fa su tio
Forza GINEVRA

sergejville 1 anno fa su tio
Comunicazione per certi Media e tifosi BN: il Bienne (storia gloriosa) non vince (e/o) NON va in Finale dal 1983! 40 anni. In questi quattro decenni è stato pure in B, ha rischiato di fallire ed ora Finale. E anche tanti investimenti, pista nuova ecc. In confronto quindi, i 17 anni di digiuno HCL da una Coppa (e 5 anni - 4 POff- da una FINALE!) non sono nulla. E' bene non dimenticarlo.

sergejville 1 anno fa su tio
Concordo con Gautschi, in tutto. E l'ultima frase, riassume alla perfezione il nostro hockey: bellissimo ed equilibrato.

Capra 1 anno fa su tio
Ginevra o quest’anno o mai più ! Bertaggia dimostrazione che avevo ragione quando dicevo poca cosa!

Capra 1 anno fa su tio
Questo e il 71! Già due motivi sufficienti x tifare Bienne ! Da piccolo simpatia per loro , Anken Gosselin e tanto altro 👍
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