«Abbiamo provato qualcosa di diverso. Di più offensivo»

Contro il Servette il Lugano vuole ritrovare quell'efficacia in attacco che sembra aver perso nell’ultimo periodo. Croci-Torti: «Forse è subentrata un po' di sfiducia, ma possiamo essere più pericolosi di così».
LUGANO - Interrompere l'anemia realizzativa con un occhio di riguardo alle palle ferme del Servette. Ritrovare continuità nelle prestazioni e tornare a incamerare quei tre punti che mancano da altrettante giornate, ovvero dalla vittoriosa trasferta in casa del Thun capolista. Ma cosa deve cambiare il Lugano per ritrovare sensazioni e reti e mettere in difficoltà i granata domani (ore 16.30) a Cornaredo? «Questa settimana abbiamo cercato di fare qualcosa di diverso, di nuovo, di più offensivo. Spero che le cose vadano meglio. Forse - ammette mister Croci-Torti in conferenza stampa - inizia a subentrare un problema di fiducia. Ma io resto convinto che la mia squadra possa essere molto più pericolosa di così».
Palle ferme, croce e delizia - E parlando di pericoli, i ginevrini sono maestri a crearne con le palle ferme. «Il Servette - continua l'allenatore bianconero - è nettamente la squadra che fa più reti da corner. Noi ne abbiamo fatto solo uno. È questo che ci manca. Quella pericolosità ed efficienza che io sono convinto ci sia in squadra. Ed è su questo abbiamo lavorato in settimana».
Campionato equilibrato - Croci-Torti non dà troppo peso agli spifferi che danno i ginevrini in difficoltà. «A parte il Thun - precisa il mister - siamo tutti lì in pochi punti. È un campionato molto equilibrato e tutti possono perdere contro tutti. Un po' come l'anno scorso prima che il Basilea scappasse via. Loro in difficoltà? Entrambe le squadre ne hanno. Ma sotto aspetti diversi: loro concedono troppe reti. Noi segniamo troppo poco».
«Stefffen? Non è ancora al 100%» - Dal punto di vista realizzativo un aiuto potrebbe venire da Steffen. Anche se l'11 bianconero non ha (e non può ovviamente avere) i novanta minuti nelle gambe. «Dopo due mesi completamente fermo è chiaro che sia difficile», spiega Croci-Torti. «Dobbiamo però essere coerenti: l'anno scorso è stato votato come miglior giocatore del campionato, ha 40 presenze in nazionale e molte in Champions. È un giocatore che ha più volte dimostrato di essere incisivo. Ha bisogno di fiducia ed è giusto dargliela».
Quel modulo per ora accantonato - Un'altra soluzione per essere più pericolosi davanti potrebbe essere quella di affiancare Koutsias a Behrens? «È molto semplice - precisa Croci-Torti - a me piace giocare il 3-5-2 o il 3-5-1-1. Ma la partenza di Hajdari all'ultimo giorno di mercato ha creato un buco nel settore arretrato. E giocare a 3 con solo 4 difensori in rosa è dura. La speranza è che nel mercato di gennaio si trovino soluzioni per essere più competitivi li dietro e poter offrire altri moduli di gioco». Intanto, però, la speranza del popolo bianconero è che un po' di concretezza giunga già nelle tre partite rimaste in questo 2025. A cominciare da quella di domenica contro il Servette.



