Inter cancellata, un grande PSG si prende la coppa

Nella finale di Monaco di Baviera, fin dall'inizio si è assistito a un monologo. Quello dei parigini che, ficcanti sulle fasce, ben guidati da Vitinha e subito intraprendenti, hanno presto schiacciato i nerazzurri nella loro trequarti, costringendoli ad annaspare. Un paio di affondi per testare i riflessi di Sommer e i galletti sono passati. Merito di Vitinha, che ha pescato Doué in mezzo all’area (tenuto in gioco da Dimarco), che a sua volta ha servito Hakimi. Solissimo, il marocchino ha dovuto semplicemente appoggiare il pallone nella porta sguarnita (12’). Niente festa per i suoi trascorsi con la maglia della Beneamata ma… vantaggio. Stordita, l’Inter ha provato a rialzarsi ma lo ha fatto in maniera disordinata. E così facendo è caduta ancora: Barella non è riuscito a coprire una palla sulla linea di fondo e ha così permesso ai francesi di partire in contropiede. Dembélé si è fatto tutta la fascia e poi, arrivato al limite, ha cambiato gioco servendo Doué dall’altra parte dell’area. Conclusione e deviazione di un improvvido Dimarco per il raddoppio (20’). Lo show del PSG è continuato per altri 10’, concedendo solo due occasioni - testa su angolo di Acerbi e Thuram - alla truppa di Simone Inzaghi. Rifiatato, poi, gli uomini di Luis Enrique hanno accelerato nuovamente prima dell’intervallo, “rischiando” di passare ancora con Dembélé e - due volte - Kvaratskhelia.

Costretta a osare, l’Inter ha cominciato il secondo tempo con buona intensità. Ha premuto sulla difesa avversaria, arrivando però raramente a spaventare Donnarumma. In compenso si è, per forza di cose, dovuta sbilanciare, permettendo a Kvaratskhelia (due volte), Dembélé e Hakimi di presentarsi, minacciosi, dalle parti di Sommer. Al quinto - vero - tentativo il PSG è passato ancora, mettendo in ghiaccio il confronto: contropiede veloce e assist di Vitinha ancora per Doué, che al 63' ha trovato la personale doppietta. Chi, nell’ultimo spezzone di partita, si aspettava una grande reazione di Lautaro Martinez e soci è rimasto deluso. Nonostante il largo vantaggio sono infatti stati i francesi a continuare a dettare il ritmo. E a occupare con costanza l’area presidiata da Sommer. E ad andare vicinissimi a nuove marcature. E a passare ancora (73'): nuovo contropiede con Kvaratskhelia lanciato solissimo verso la porta e... 4-0. Fine della sofferenza per la Beneamata? Per nulla. Barcola ha creato un paio di occasioni giganti e... fallito malamente. Poi però, quando ha deciso di travestirsi da uomo-assist, ha dato la possibilità a Mayulu di lasciare il segno (87'), timbrando il 5-0 e rendendo la disfatta dell'Inter la peggiore della storia in una finale di Champions League.