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«Lugano da titolo»

Arno Rossini: «All’YB si è spenta la luce, e per ripartire non basta schiacciare un interruttore»
TI-Press
«Lugano da titolo»
Arno Rossini: «All’YB si è spenta la luce, e per ripartire non basta schiacciare un interruttore»
«La parabola di Young Boys e Servette è in discesa».
Calcio - Super League02.04.2024

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GINEVRA - Sono ancora davanti a tutti ma il loro passo non è più svelto e sicuro. Lo Young Boys soprattutto, da gennaio, quando ha smontato la squadra che stava dominando la stagione svendendosi sul mercato, sta tenendo un’andatura "normale", non...

GINEVRA - Sono ancora davanti a tutti ma il loro passo non è più svelto e sicuro. Lo Young Boys soprattutto, da gennaio, quando ha smontato la squadra che stava dominando la stagione svendendosi sul mercato, sta tenendo un’andatura "normale", non più da padre e padrone del campionato. Il Servette invece ha rallentato solo nelle ultimissime uscite, mettendo fine a una serie positiva. Quei due sono lì in cima, ma il Lugano, ieri (martedì) vittorioso contro il Basilea, è vicino. Molto vicino.

«Nelle ultime settimane i bianconeri, che possono contare su una rosa di primissimo livello, hanno recuperato tanti giocatori - è intervenuto Arno Rossini - Ora sono praticamente al completo. Che fossero forti lo dicevamo da tempo; adesso hanno in più dimostrato di meritare di essere ambiziosi. Se la giocheranno fino in fondo».

Hanno (nuovamente) battuto il Basilea e sono saliti a tre punti dalla vetta.
«Hanno davvero la possibilità di rientrare e di contendere il titolo alle due rivali che li precedono. In otto partite, le tre che mancano della stagione regolare e le cinque del girone finale, tutto può succedere. La qualità e la voglia di fare il colpaccio al Lugano non mancano. Bianconeri campioni? Sarebbe incredibile».

Tutto però dipende dalle due “lepri”. Il Servette stasera, mercoledì, ospiterà lo Stade Losanna (ore 20.30).
«I granata hanno fatto una bella striscia positiva ma mi pare che ora stiano rallentando. Il Winterthur è una buona squadra, che sta disputando un campionato al di sopra le righe, è vero; non è però di primissimo livello. Eppure lo scorso sabato li ha domati: ha giocato con aggressività e ha messo a nudo i loro difetti. Il valore del Servette è quello, si è un po’ spremuto per arrivare dov’è e ora deve provare a tenere».

Lo Young Boys che domani, giovedì, ospiterà il Grasshopper?
«Qui non si tratta di un semplice calo. Mi ha proprio dato l’impressione di non essere la squadra di qualche mese fa. A parte il mercato sbagliato, qualcosa sembra essersi rotto. Si è spenta la luce. E per ripartire in questi casi non basta schiacciare un interruttore. Nell’ultima uscita, per esempio, l’ho visto in grossa difficoltà a livello di gioco, contro un Yverdon che avrebbe anche potuto vincere. A Berna manca la fiducia e questo, quando davanti hai almeno cinque scontri diretti, quelli del girone per il titolo, è un grande problema. Per questo, per la titubanza delle prime due, la cui parabola è in discesa, guardo con fiducia al Lugano, che è in netta crescita. Di sicuro sarà un finale di stagione emozionante».

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Ultimo aggiornamento: 05.12.2025 09:21

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