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ANDREA SANVIDONo all'iniziativa sull'allevamento intensivo

27.08.22 - 17:30
di Andrea Sanvido, vice capo gruppo Lega dei Ticinesi a Lugano
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No all'iniziativa sull'allevamento intensivo
di Andrea Sanvido, vice capo gruppo Lega dei Ticinesi a Lugano

LUGANO - Il prossimo 25 settembre saremo chiamati ad esprimerci all’iniziativa popolare “No all’allevamento intensivo in Svizzera”. Un’altra pericolosa iniziativa che punta a minare l’agricoltura svizzera. In sostanza i promotori chiedono in particolare un ambiente favorevole agli animali da reddito, ovvero più spazio, lettiere e possibilità di uscire regolarmente all’aperto.

Queste richieste non faranno che aumentare i costi di produzione e di conseguenza anche i prezzi per i consumatori. A dipendenza del prodotto, il costo degli alimentari di origine animale potrebbe aumentare per i nostri portafogli di ca. 1800 CHF all’anno, un aumento delle spese che sicuramente non è il momento di auto infliggerci. Un’iniziativa questa, che sull’allevamento intensivo sarebbe molto incisiva, infatti rappresenterebbe un problema molto serio per la maggior parte degli agricoltori.

Bisogna considerare che già oggi la Svizzera a livello mondiale è un fiore all’occhiello e sono poche le nazioni che possono vantare standard simili ai nostri. L’agricoltura svizzera possiede un livello molto elevato di benessere degli animali, infatti la legge sulla protezione degli animali è molto severa.

Questa votazione è molto importante e non va sottovalutata, purtroppo la gente non ha la necessaria sensibilizzazione verso il settore dell’agricoltura o dell’allevamento e verosimilmente non hanno mai messo piede in una stalla. Ci vorrebbe maggiore sensibilità da parte delle istituzioni scolastiche che sin da piccoli accompagnino i bambini in visita nelle fattorie per avvicinarli a questo mondo e queste tradizioni che sono sempre più in pericolo. Io la vedo anche come una grande occasione per avvicinare potenziali nuovi impieghi nel settore, infatti è un dato di fatto che è difficile avvicinare dei giovani a delle professioni tradizionali.

Prendiamoci il tempo per spiegare bene alle persone questa votazione, sensibilizziamo amici e conoscenti.

Il prossimo 25 settembre io voto NO.

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