Ultima possibilità

Stefano Introzzi, presidente TIResidenti.
In Svizzera negli ultimi 13 anni sono immigrate 1 milione di persone; di queste solo circa il 20% è immigrato nel nostro Paese per ricoprire posizioni altamente specializzate mentre la gran parte dell'immigrazione riguarda il ricongiungimento familiare che spesso poi utilizza il nostro sistema sociale, per ben il 50% beneficiato da stranieri.
In Ticino in particolare, da quando è in vigore la libera circolazione, il numero dei frontalieri è più che raddoppiato (da 33'000 persone a 68'000) così come è quasi raddoppiata la disoccupazione (dal 4% al 7,1%) e i sottoccupati sono passati da 8'000 a 20'000 portando il rischio povertà a livelli davvero preoccupanti.
La sostituzione di residenti ultra50enni con frontalieri a metà prezzo è all'ordine del giorno in Ticino, i casi di dumping salariale si sprecano mentre i sindacati stanno alla finestra a guardare, (a parte quando si rivolgono ai cittadini residenti svizzeri per ottenere il voto necessario a entrare nelle Istituzioni...).
Torniamo a un mercato del lavoro che scelga e paghi le competenze e non più che, a pari competenze, scelga chi accetta di essere pagato molto meno potendo comunque vivere nel benessere oltreconfine. Domani votiamo un SI convinto alla limitazione dell'immigrazione, per noi, per i nostri ragazzi, per la salvaguardia del nostro Paese.




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