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CANTONE"Equidistanti", le canzoni del riscatto

16.12.20 - 06:30
C'è varietà nel nuovo disco di Umberto Alongi, tra versioni aggiornate di vecchi brani, featuring e desideri realizzati
WALTER CHIELLO
"Equidistanti" è il nuovo album di Umberto Alongi.
"Equidistanti" è il nuovo album di Umberto Alongi.
"Equidistanti", le canzoni del riscatto
C'è varietà nel nuovo disco di Umberto Alongi, tra versioni aggiornate di vecchi brani, featuring e desideri realizzati

LUGANO - "Equidistanti" è il titolo del nuovo album di Umberto Alongi. Il cantautore sforna dieci tracce di pop italiano, solidamente ancorato alla migliore tradizione mainstream. Un lavoro che, ci spiega l'artista, è stato «una valvola di sfogo» durante questa pandemia non ancora conclusa.

Quanto ha influito la pandemia sulla composizione e/o sulla lavorazione?
«Ho iniziato a scrivere le canzoni dell'album nel novembre 2019 e il piglio di quei brani era diverso: il singolo "Tutta la notte" racconta le estati all'aperto, i falò al mare... Tutte cose che quest'anno non abbiamo potuto fare. Per assurdo è diventato un brano anti-Covid, ma non voleva esserlo (ride, ndr). Poi ci siamo fermati ed è rimasto un cantiere aperto: pensa che inizialmente volevo fare un Ep di cinque brani...».

Cosa ti ha fatto cambiare idea?
«L'aver un bel pò di cose da dire e il tempo regalatomi dal Covid per continuare a scrivere».

Cosa troviamo, a livello dei testi?
«Questa volta non è lui che perde lei, ma è lui che reagisce all'essere vittima e si riprende la sua vita. "Ho voglia di dirti quello che vedo: la vedo così, se perdiamo lo facciamo in due" direbbe il protagonista. È l'album della resilienza e del riscatto».

Cosa hai voluto mettere nell'album?
«Una serie di miei desideri, a partire da un riarrangiamento di "Come stai", un brano del 2015 che allora andò fortissimo in Svizzera e che portai alle pre-selezioni per l'Eurovision Song Contest. C'è un brano padre-figlio, "Ogni giorno e ogni ora", poi due featuring».

Parlaci degli ospiti.
«Nel brano "Equidistanti" c'è Area: è un bravissimo rapper che lavora molto con Radio 105 e ha una voce molto particolare, calda. Non avevo mai fatto prima un esperimento del genere e mi piaceva l'idea di provarci. L'altro ospite, in "Come sei", è Kenya: una giovane ragazza siciliana, brava e carina».

L'unico brano che non hai scritto è "Resto dell'idea", che è firmato Alfredo Rapetti, il figlio di Mogol, e fu un singolo per Marco Carta. Perché l'hai scelto per l'album?
«Ho raccolto la proposta di Fabio Castorino, che ha curato la direzione artistica del brano per la Roxy Studio e ne aveva fatto un arrangiamento particolare. Dopo averci lavorato tutta una notte è venuta fuori la mia interpretazione della canzone: non volevo fare una cover da karaoke (ride, ndr)».

"Come stai" ha assunto nuovi significati in questo tempo di Covid?
«Sì, ha acquisito un'universalità che prima non aveva. Raccontava la storia di questa coppia che si fermava un attimo a ragionare, a parlare di sé l'uno con l'altro nonostante la vita li costringesse a correre tutto il giorno. Oggi, con la pandemia, la si può leggere in questa chiave: la distanza è obbligata e si tende a non preoccuparsi dell'altro - un figlio, un amore, un parente, un amico. Già con i social avevamo perso il contatto giornaliero con le persone: ne abbiamo l'illusione, ma in realtà non è così. Difficilmente ci si chiede "come stai" e magari lo si fa per pura cortesia. Io, invece, sono davvero interessato a sapere come sta la persona che ho davanti». 

In "Devi stare con me" c'è una citazione che farà felici i fan dei Queen...
«Cito "Love Of My Life" che è uno dei loro brani ai quali sono più affezionato. Amo sempre di più le ballad rispetto ai brani particolarmente rock. M'immaginavo questo viaggio e, nelle mie playlist, "Love Of My Life" è sempre presente. Nella canzone volevo parlare della band ma trovare una rima con un brano dei Queen era complicato, diciamo che è sostanzialmente è quella che mi è venuta meglio (ride, ndr)».

"Il tempo non ritorna" è un autentico tuffo negli anni '80: cosa ti piace di quel sound inconfondibile? 
«È stato un gioco, un po' come il reggaeton di "Tutta la notte" che è lontano dal mio mondo artistico. Sento un ritorno nelle radio di quelle sonorità e poi, personalmente, è stata l'epoca musicale più bella. Quindi ho deciso di fare un brano anni '80 (aggiornato al 2020, qui Fabio (Castorino, ndr) è stato molto bravo) ma senza stravolgere la mia cifra stilistica, dove ci fosse Umberto Alongi all'interno».

Hai in programma di lanciare "Como Estas" sui vari mercati di lingua spagnola?
«L'avevamo fatta anche nel 2015 e in Sudamerica aveva girato abbastanza. Quindi, una volta fatta la versione "aggiornata", abbiamo ripetuto l'operazione. Vista la situazione sanitaria non abbiamo ancora previsto come portarla dall'altra parte del mondo: prima viaggiavo un po' di più, adesso devo un po' studiare come fare...».

Se dovessi scegliere una frase o una parola per descrivere "Equidistanti", quale sarebbe?
«Riscoperta. Mi sono trovato diverso, ho riscoperto delle sonorità, ho ritrovato la voglia di scrivere e lavorare in studio con Fabio. Un uomo che ha famiglia e che alle tre del mattino lavora sul tuo disco... è raro da trovare».

"Equidistanti" è disponibile sulle principali piattaforme di streaming (vedi sotto) ma anche fisicamente: chi volesse il cd può contattare Umberto Alongi sul sito ufficiale o sui social. I cd contengono inoltre delle tessere Nfc e un Qr Code per il download e lo streaming dell'album.

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