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FRANCIA

«Ora la guerra può arrivare in Europa»

L'avvertimento è del premier francese François Bayrou
Foto AFP
Fonte ats
«Ora la guerra può arrivare in Europa»
L'avvertimento è del premier francese François Bayrou

PARIGI - «Per la prima volta dal 1945, la guerra può arrivare sul suolo europeo, intorno a noi»: è l'avvertimento lanciato dal premier francese François Bayrou, in occasione di una riunione sull'Ucraina che si è tenuta a Palazzo Matignon.

«Siamo in un contesto anni '30, con degli iceberg che ci arrivano in faccia e la riunione di Parigi all'Eliseo non ha consentito di allontanarli», ha aggiunto Bayrou, in riferimento al vertice di ieri tra Macron e i leader dei principali Paesi europei.

Per Bayrou, assistiamo oggi «a un'alleanza imprevedibile di Putin e Trump che marginalizza l'Europa sul proprio territorio».

Intanto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha annunciato che «da lunedì prossimo adotteremo un nuovo treno di sanzioni» Ue contro la Russia.

Intervistato da radio France Info, il capo del Quai d'Orsay ha precisato che quello di lunedì - nel terzo anniversario dell'aggressione russa contro l'Ucraina - sarà il «16esimo pacchetto dall'inizio della guerra, per costringere Vladimir Putin a sedersi al tavolo dei negoziati. Otterremo la pace solo attraverso la pressione ed è per questo che continueremo ad appesantire il costo della guerra di Putin».

Barrot ha precisato che le sanzioni si concentreranno «essenzialmente sulle risorse energetiche che la Russia utilizza per finanziare lo sforzo di guerra e, più particolarmente, sui mezzi che la Russia ha trovato nel corso degli anni per aggirare le sanzioni».

Il ministro francese ha ricordato, ad esempio, che l'Ue ha introdotto un tetto al prezzo del petrolio per «asfissiare» la Russia. Ma Mosca, ha puntualizzato Barrot, «ha trovato delle navi con cui riesce ad aggirare le sanzioni e a vendere quel petrolio a un costo più elevato».

L'obiettivo è dunque quello di «sanzionare degli attori nei Paesi che partecipano a questo aggiramento, sanzionare le aziende, i proprietari di navi con cui il petrolio russo continua a essere venduto a prezzi che non sono sotto sanzione».

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