Trump non molla e pensa a due procuratori speciali

Uno per indagare su Hunter Biden e l'altro per esaminare le sue accuse di frode
WASHINGTON - Donald Trump non molla e starebbe considerando l'ipotesi di due procuratori speciali, dopo le dimissioni del ministro della giustizia William Barr. Lo riportano alcuni media Usa, riferendo che il presidente uscente ne ha parlato con il chief of staff Mark Meadows, con l'avvocato della Casa Bianca Pat Cipollone e altri alleati esterni.
Il primo per proseguire le indagini su Hunter Biden, sottraendole al controllo della futura amministrazione del padre, e un altro per esaminare le sue accuse di elezioni fraudolente, finora risultate infondate nei numerosi ricorsi tribunali.
In questo modo "The Donald" continuerebbe a proiettare un'ombra su Joe Biden e sul suo governo prima ancora che si insedi. Da vedere se l'attorney general facente funzioni, Jeffrey Rosen, asseconderà i suoi desideri o se si opporrà rischiando di essere sostituito da qualche funzionario più docile.
Trump avrebbe chiesto anche al team dei suoi avvocati, compreso Rudy Giuliani, di verificare se il presidente ha il potere di nominare direttamente uno "special counsel".




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