Proprio oggi, inoltre, è emerso che la società al centro dello scandalo - la Harles und Jentzch, dello Schleswig-Holstein (nord) - sapeva già dal marzo 2010 che i propri grassi alimentari contenevano elevati livelli di diossina.
E non è tutto. Non solo le uova, ma anche il latte potrebbe essere contaminato in Germania a causa della vendita di mangimi alla diossina a numerosi allevatori del paese.
Il tabloid tedesco "Bild" riporta che un allevatore di bovini potrebbe avere usato il mangime sotto accusa e secondo alcuni esperti è possibile che anche il latte contaminato - oltre alle uova, la carne di pollo e la carne di maiale - sia finito nei supermercati.
Il tabloid tedesco riporta il caso di Juergen Spreen-Ledebur, un allevatore di mucche dello Schleswig-Holstein: il suo allevamento è fermo da tre giorni e Spreen-Ledebur è costretto a buttare 1700 litri di latte al giorno.
In Svizzera non sono stati finora scoperti prodotti tedeschi contaminati, secondo l'Ufficio federale della sanità pubblica.