Tornare in una casa che non c'è più

Dopo la tregua, per i palestinesi c'è anche lo sconforto della dura realtà: «Non è rimasto più nulla»
Dopo la tregua, per i palestinesi c'è anche lo sconforto della dura realtà: «Non è rimasto più nulla»
GAZA - Il ritorno dei palestinesi a casa, dopo il cessate il fuoco, è carico di sconforto e desolazione. Molti sono arrivati a Gaza per valutare i danni e decidere se le loro famiglie potranno tornare ma si trovano ad affrontare una realtà dura e straziante. «Non è rimasto più nulla», è il racconto ad Al Jazeera.
I palestinesi hanno detto di non aver trovato nulla dei loro quartieri e delle zone che un tempo chiamavano casa, non riescono nemmeno a riconoscerle. Molte famiglie hanno anche affermato di non potersi permettere l'elevato prezzo del ritorno al nord, perché due anni di guerra israeliana hanno privato le famiglie di ogni possibile fonte di reddito.
Stessa desolazione a Khan Yunis. Secondo il sindaco della città, l'80% del governatorato di Khan Yunis è distrutto. Circa 400.000 tonnellate di macerie ricoprono le strade della città, ha aggiunto Alaa al-Din al-Batta. Un totale di 136 tra parchi, giardini, piazze pubbliche e rotatorie sono stati rasi al suolo e distrutti, ha aggiunto.
«Abbiamo inviato nove squadre sul campo per ripulire le strade, ma abbiamo urgente bisogno di mezzi pesanti a causa dell'enorme quantità di detriti che bloccano le strade», ha dichiarato in una conferenza stampa, ripresa dalla Cnn.








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