51 giorni di sciopero della fame, morto il dissidente

Il prigioniero politico cubano Yan Carlos González deceduto in ospedale dopo lunga protesta contro una condanna a 20 anni.
Il prigioniero politico cubano Yan Carlos González deceduto in ospedale dopo lunga protesta contro una condanna a 20 anni.
SANTA CLARA - Il 45enne prigioniero politico cubano Yan Carlos González González è deceduto all'ospedale Arnaldo Milián Castro di Santa Clara dopo 51 giorni di sciopero della fame per protestare contro una condanna a 20 anni di carcere per «sabotaggio» e «danneggiamento di beni culturali e naturali».
Secondo la giustizia cubana il dissidente avrebbe infatti dato fuoco a un campo di canna da zucchero e, per questo, il Tribunale provinciale di Villa Clara lo ha condannato, ma «senza prove», precisa l'organizzazione non governativa Cubalex, aggiungendo che a maggio González aveva messo in atto una forma di protesta estrema cucendosi "la bocca e gli occhi per denunciare la sua situazione".
«Ha iniziato a ridurre il cibo il 4 aprile, e dal 17 maggio scorso, dopo un anno in cui era detenuto nel carcere La Pendiente, ha smesso completamente di mangiare», ha spiegato la moglie Elena Pérez Uz al sito Martí Noticias.
«Prima lo hanno portato al piccolo ospedale del carcere di Guamajal, a Santa Clara, e otto giorni fa, all'ospedale Arnaldo Milián, quando stava già morendo, con un livello molto alto di disidratazione e i reni già compromessi", ha aggiunto la moglie precisando che "è stato il sistema a trasformarlo in un prigioniero politico, avendolo condannato senza prove».





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