Il presidente rialza i toni dopo le aperture a un accordo. «La storia dei jet è un ulteriore esempio di come ci trattano da anni»
WASHINGTON - Negli scorsi giorni i toni tra Trump e la Cina parevano essersi abbassati, con il presidente americano che si diceva certo di poter raggiungere un accordo in merito ai dazi, attualmente del 145%. Peraltro, le dichiarazioni sono state smentite dal portavoce del ministero degli Esteri. E oggi si sono di nuovo rialzati, con gli Stati Uniti che accusano i cinesi per il ruolo nella produzione del Fantanyl e per la scelta di boicottare i Boeing.
«Il Fentanyl continua a fluire dalla Cina attraverso il Messico e il Canada nel nostro paese, uccidendo centinaia di migliaia dei nostri cittadini, e questo dovrebbe finire, ORA!», ha scritto sulla sua piattaforma Truth Social.
Ha anche consigliato alla Boeing di agire contro Pechino, poiché la Cina «non accetta i bellissimi aerei completati» come promesso. Questo, secondo lui, è un ulteriore esempio di come la Cina tratti gli Stati Uniti da anni. La scelta delle compagnie cinesi deriva dai dazi che rendono i jet Beoing estremamente cari.