Niente aiuti occidentali? Meglio fermarsi. Lo pensa un ucraino su tre

Le speranze riposte nella controffensiva non si sono avverate: ma «non significa che la vittoria non sarà dalla nostra parte»
KIEV - In caso di riduzione significativa di aiuti occidentali, un terzo degli ucraini (il 32%) ritiene che sia meglio accettare la cessazione delle ostilità con la Russia a condizione di garanzie di sicurezza davvero serie da parte degli alleati. Questo anche se, così facendo, la liberazione dei territori occupati si trascinerà a tempo indeterminato. Lo riferisce un sondaggio dell'Istituto internazionale di sociologia di Kiev diffuso sul suo sito e condotto dal 29 novembre al 9 dicembre.
Il 58% degli ucraini invece, ritiene che sia necessario continuare la guerra contro la Russia, anche se c'è il rischio di perdere nuovi territori.
«La maggioranza degli intervistati - il 58% - è ora propensa a credere che, anche nel caso di una significativa riduzione degli aiuti occidentali, valga comunque la pena di continuare a combattere per fare pressione sugli occupanti, anche tenendo conto dei rischi per i territori che l'Ucraina ora controlla».
Controffensiva, speranze non avverate
Le speranze di controffensiva dell'Ucraina non si sono avverate. Lo ha ammesso Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa dell'Ucraina, in un'intervista con la BBC. Secondo Danilov, però, «questo non significa che la vittoria non sarà dalla nostra parte».
La campagna mirava a riconquistare ampie aree del territorio passate sotto il controllo della Russia nel 2022 e a raggiungere il Mar d'Azov, tagliando fuori la Crimea dalle regioni orientali occupate e dalla Russia. Questi obiettivi, ad ora, non sono stati raggiunti.
Dopo che a maggio aveva parlato dei mesi successivi come «un'opportunità storica», ora il segretario del Consiglio di sicurezza ritiene che «il fatto che stiamo difendendo il nostro paese da due anni è già una grande vittoria».
A proposito dei finanziamenti militari, soprattutto quelli che Kiev sta cercando di sbloccare dagli Stati Uniti, Danilov ritiene che almeno alcuni finanziamenti militari «arriveranno sicuramente».



