Sparatoria in un porto, nove morti

Ad aprire il fuoco sono stati uomini armati, almeno una trentina, arrivati in barca
QUITO - Nove persone sono state uccise dopo che decine di uomini armati arrivati in barca hanno aperto il fuoco in un porto nel nord dell'Ecuador vicino al confine con la Colombia: lo ha dichiarato martedì il pubblico ministero. Il procuratore ha detto che «sette corpi sono stati recuperati dal porto di pesca artigianale» nel distretto di Esmeraldas, e altri due da un vicino centro sanitario, e portati all'obitorio locale.
Il ministro dell'Interno ecuadoriano, Juan Zapata, ha segnalato al portale di notizie Primicias che l'attacco, avvenuto dopo l'alba, è stato realizzato da «almeno 30 individui, giunti a riva a bordo di numerose imbarcazioni».
Oltre ai pescatori deceduti, ha precisato il ministro, l'attacco ha causato anche quattro feriti. Da parte sua, il capo della polizia locale, generale Fausto Buenaño, ha indicato che le vittime «sono pescatori di umili origini».
La procura e la polizia criminale hanno avviato indagini per risalire ai responsabili dell'attacco, lavorando sull'ipotesi di interessi contrastanti di bande criminali, Los Patones e Los Tiquerones, una delle quali avrebbe relazioni con i pescatori deceduti. Ma per il generale Buenaño, invece, i criminali avrebbero agito solo «per incutere timore nella popolazione».
🔴 Parece una película de terror:
— Mónica Velásquez (@MoniVelasquezV) April 12, 2023
Ecuador 🇪🇨 necesita ayuda urgente. pic.twitter.com/bQdlLRura8




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