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Raddoppiano i contagi tra gli over 65

Secondo dei ricercatori dell'Imperial College sono i più giovani il veicolo del contagio
Keystone
Raddoppiano i contagi tra gli over 65
Secondo dei ricercatori dell'Imperial College sono i più giovani il veicolo del contagio
LONDRA - La curva ricomincia a salire anche tra i più anziani. Il tasso d'infezione da Coronavirus è raddoppiato negli over 65. Secondo i ricercatori dell'Imperial College di Londra, il virus si sta diffondendo dai giovani ai più...

LONDRA - La curva ricomincia a salire anche tra i più anziani. Il tasso d'infezione da Coronavirus è raddoppiato negli over 65. Secondo i ricercatori dell'Imperial College di Londra, il virus si sta diffondendo dai giovani ai più vulnerabili.

Tra il 21 ottobre e il 3 novembre in Inghilterra sono stati rilevati 490mila nuovi casi, 33mila solo ieri. I decessi invece seguono ancora una curva incerta e passano da meno a più di cento da un giorno all'altro. Il tre novembre sono morte a causa di un'infezione da Coronavirus 181 persone. Intanto la campagna di vaccinazione va avanti: il 68,5% della popolazione è completamente vaccinato, mentre il 74,9 ha ricevuto almeno una dose.

Ma c'è preoccupazione. Perché in un'analisi condotta tra il 19 e il 29 ottobre i ricercatori dell'Imperial College nel contesto dello studio React-1 hanno trovato che le fasce più deboli hanno visto un rincaro delle infezioni. Tra i 65 e i 74 anni il tasso di positività al virus è raddoppiato dal 0,4% al 0,8, mentre nella fascia over 75 ha toccato lo 0,67% contro lo 0,3 precedente. La causa di questo aumento, seppur minimo, è da ricondurre ai più giovani, con una positività al 6% tra gli scolari dai 5 ai 17 anni.

Lo studio è stato condotto su 67'000 tamponi, indipendentemente da se la persona toccata presentasse sintomi o meno, da tutta l'Inghilterra e tassi di infezioni più elevati sono stati riscontrati in tutte le regioni, a eccezione di Yorkshire e Humber. Il picco più marcato, riporta il Guardian, è stato riscontrato nelle aree intorno a Bristol, Swindon e Gloucester. Questo perché secondo il professore Paul Elliott, a capo dello studio, «potrebbe esserci una correlazione con i problemi che c'erano stati nel laboratorio Immensa che ha emesso decine di migliaia di falsi negativi».

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