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FRANCIA

La conferma arriva dal Dna: i resti nel bosco sono di Arthur Noyer

Non vi sarebbe traccia però di altro materiale genetico, né quello della piccola Maelys ne quello di Nordahl Lelandais, che resta comunque il principale sospettato
La conferma arriva dal Dna: i resti nel bosco sono di Arthur Noyer
Non vi sarebbe traccia però di altro materiale genetico, né quello della piccola Maelys ne quello di Nordahl Lelandais, che resta comunque il principale sospettato
CHAMBÉRY - Appartengono tutte al caporale Arthur Noyer le ossa recuperate dalle autorità francesi a lato di un sentiero montano fra Cruet e Montmélian in Savoie. Stando alle informazioni di Le Daupiné Liberé l...

CHAMBÉRY - Appartengono tutte al caporale Arthur Noyer le ossa recuperate dalle autorità francesi a lato di un sentiero montano fra Cruet e Montmélian in Savoie.

Stando alle informazioni di Le Daupiné Liberé la scientifica non avrebbe però trovato altro Dna a parte quello del giovane Noyer, scomparso ad aprile 2017 dopo una serata con gli amici.

Un frammento del teschio era stato rinvenuto a settembre da un alpinista, prima di procedere a una ricerca accurata gli inquirenti avevano dovuto aspettare parecchio tempo a causa di neve e ghiaccio. Il recupero era stato ripreso, e terminato, a ridosso del 12 gennaio.

Principale sospettato per la scomparsa e la morte del 23enne, puntualizzano gli inquirenti, resta sempre Nordahl Lelandais che si trova ancora in stato di fermo. Sulla pagina Facebook di Lelandais diverse le foto che lo ritraggono proprio su quei sentieri.

Visto che le spoglie presentavano diverse colorazioni gli inquirenti avevano inizialmente ipotizzato che potessero appartenere ad almeno due persone, una delle quali sarebbe potuta essere la piccola Maelys.

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