Cerca e trova immobili
STATI UNITI/VENEZUELA

«Maduro collabora con i narcotrafficanti colombiani»

L'agenzia federale antidroga statunitense attacca il presidente venezuelano, mentre l'ambasciata americana a Caracas invita a non recarsi in Venezuela per nessun motivo.
Foto AFP
Fonte ats
«Maduro collabora con i narcotrafficanti colombiani»
L'agenzia federale antidroga statunitense attacca il presidente venezuelano, mentre l'ambasciata americana a Caracas invita a non recarsi in Venezuela per nessun motivo.

Il governo degli Stati Uniti ha emesso un'allerta massima per i suoi cittadini e residenti, esortandoli a non recarsi o rimanere in Venezuela "per nessun motivo" a causa dei rischi di "detenzione illegale, tortura durante l'arresto, terrorismo, sequestro di persona, pratiche di polizia ingiuste, crimini violenti e disordini civili", secondo una comunicazione ufficiale dell'ambasciata americana a Caracas.

Le autorità Usa hanno chiesto a chiunque sia a conoscenza di connazionali detenuti nel Paese sudamericano di essere contattate direttamente tramite l'indirizzo email ufficiale dell'ambasciata.

L'avvertimento giunge in un contesto di crescente ostilità verbale e politica tra i governi delle due nazioni, culminata finora nella decisione del presidente Donald Trump di inviare navi da guerra nel Mar dei Caraibi, ufficialmente per colpire i cartelli della droga.

Il direttore della Dea, Terry Cole, ha intanto accusato il presidente de facto venezuelano, Nicolás Maduro, di collaborare con gruppi di guerriglia colombiani, come l'Esercito di liberazione nazionale (Eln), per inviare «quantità record di cocaina» ai cartelli messicani che trafficano negli Stati Uniti.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE