Biden vede Starmer, «sì a missili della Gran Bretagna contro la Russia»

Intanto l'Unione europea continua a non avere una posizione comune sulla revoca alle restrizioni all'uso delle armi fornite a Kiev
WASHINGTON - Il dossier è sul tavolo da settimane e negli ultimi giorni si erano accelerate le dichiarazioni di apertura di Joe Biden e Keir Starmer, ricevuto per la prima volta alla Casa Bianca: Stati Uniti e Gran Bretagna intendono autorizzare Kiev a usare i missili occidentali a lungo raggio per colpire in profondità il territorio russo, in particolare le basi aeree da dove partono i jet di Mosca per colpire l'Ucraina.
Secondo il New York Times il via libera riguarderebbe al momento armi non americane, quindi non i missili Atacms - o almeno non subito - ma solo i britannici Storm Shadow, per i quali il premier laburista ha cercato l'approvazione di Washington. Londra infatti li ritiene "cruciali" per fermare l'invasione di Vladimir Putin.
Per gli Stati Uniti, invece, «non c'è alcun cambio nella politica» sull'uso delle armi a lungo raggio da parte dell'Ucraina, ha spiegato il portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza Usa, John Kirby.
L'ipotesi di colpire in territorio russo continua invece ad agitare l'Unione europea che «non ha una posizione comune» sulla revoca alle restrizioni all'uso delle armi fornite a Kiev. L'Italia ad esempio - ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani - è contraria ad allargarne il raggio d'azione: le armi italiane servono a difendere la popolazione civile ucraina all'interno del suo territorio perché non siamo in guerra con la Russia, è la posizione di Roma.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!