Cerca e trova immobili
REGNO UNITO

Impennata degli atti di islamofobia

È stato registrato un aumento nel Regno Unito di oltre il 335% da ottobre.
Imago
Fonte ATS ANS
Impennata degli atti di islamofobia
È stato registrato un aumento nel Regno Unito di oltre il 335% da ottobre.
LONDRA - Si è assistito a un'allarmante impennata degli atti di islamofobia nel Regno Unito dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre scorso, con un aumento record del 335%.Secondo l'organizzazione britannica Tell Mama, impegnata nel denu...

LONDRA - Si è assistito a un'allarmante impennata degli atti di islamofobia nel Regno Unito dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre scorso, con un aumento record del 335%.

Secondo l'organizzazione britannica Tell Mama, impegnata nel denunciare gli episodi di odio contro la comunità musulmana nel Paese, sono stati quasi duemila i casi registrati in soli quattro mesi, fra cui minacce, aggressioni e forme di vandalismo.

«Siamo profondamente preoccupati per l'impatto che la guerra sta avendo sul numero di atti di odio e sulla coesione sociale nel Regno Unito - ha detto la direttrice dell'associazione Iman Atta - ci auguriamo che i leader politici si esprimano chiaramente per affermare che l'odio anti-musulmano, come l'antisemitismo, è inaccettabile nel nostro Paese».

L'aumento degli atti di odio è avvenuto di pari passo col record registrato nel 2023 per i casi di antisemitismo nel Regno - oltre 4mila con un incremento senza precedenti del 142% rispetto all'anno precedente - mentre continua il sanguinoso conflitto nella Striscia di Gaza.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE