Derek Chauvin ancora colpevole nel caso Floyd

L'uomo, già reo per diversi capi d'imputazione, ha violato i diritti civili dell'afroamericano poi brutalmente ucciso
ST. PAUL - Derek Chauvin - l’ex agente di polizia che nel maggio 2020 aveva ucciso George Floyd - è stato condannato a 21 anni di carcere federale, per aver privato la sua vittima dei diritti civili. L’ex poliziotto era stato riconosciuto colpevole nel giugno del 2021 per omicidio intenzionale di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado.
«Questa sentenza dovrebbe inviare un messaggio forte: il Dipartimento di Giustizia è pronto a perseguire gli agenti delle forze dell'ordine che usano la forza letale senza fondamento», ha dichiarato Kristen Clarke, assistente del procuratore generale. Chauvin si era già dichiarato colpevole in dicembre dell’accusa di privazione dei diritti civili dell’afroamericano. Se si fosse arrivati a una condanna al processo, avrebbe potuto rischiare l’ergastolo. In quell’occasione, riporta inoltre la BBC, l'ex agente aveva pure ammesso di aver violato i diritti civili di un quattordicenne - nel 2017 - utilizzando in maniera eccessiva la sua forza.
Presente all’udienza anche il fratello di George Floyd, Philonise, che aveva chiesto alla corte il massimo della pena. Inoltre, si sarebbe aspettato delle scuse che - da parte di Chauvin - non sono arrivate. «Avrei voluto che si limitasse a dire quanto gli dispiaceva, ma questo non riporterà indietro mio fratello. Non importa quanto voglia che dica cosa diverse, questo non lo riporterà indietro», ha detto dopo l'udienza.
L’accusa aveva chiesto una condanna a 25 anni in carcere, seguiti da cinque anni di libertà vigilata. Mentre il legale di Chauvin ne ha chiesti 20. Ora sarà compito del US Bureau of Prisons decidere la struttura che ospiterà Chauvin lungo la sua detenzione.




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