La techno berlinese vuole entrare nell'UNESCO

La proposta alle Nazioni Unite dei club e degli organizzatori della Love Parade alle strette anche per il Covid
BERLINO - Un comitato che unisce gli organizzatori della leggendaria Love Parade assieme a diverse personalità dei locali e della scena notturna di Berlino stanno tentando di far si che le Nazioni Unite e l'UNESCO riconoscano la techno berlinese.
Ne dà notizia l'Observer che spiega la decisione del gruppo con la pressione della gentrificazione cittadina unita al disastroso impatto del coronavirus.
L'obiettivo dichiarato è quello di preservare location storiche «come il Tresor e il Berghain, sarebbero tutelate come beni culturali», spiega il dj americano e berlinese d'adozione Alan Oldham che commenta «ho visto così tanti club chiudere negli ultimi anni, qualcuno direbbe che è normale amministrazione, ma a Berlino i locali sono il fulcro creativo della città, sono la città».




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