Cerca e trova immobili
CINA

La Cina ha preparato il suo passaporto vaccinale

Non è obbligatorio e servirà a «facilitare i viaggi oltrefrontiera»
Depositphotos (beer5020.gmail.com)
La Cina ha lanciato il suo passaporto vaccinale, che consentirà ai cittadini di viaggiare.
La Cina ha preparato il suo passaporto vaccinale
Non è obbligatorio e servirà a «facilitare i viaggi oltrefrontiera»
PECHINO - La Cina è la prima nazione al mondo a lanciare un vero e proprio passaporto vaccinale, in grado di consentire ai possessori di poter viaggiare. Come riferisce l'agenzia stampa statale Xinhua, si tratta di un certificato cartaceo o di...

PECHINO - La Cina è la prima nazione al mondo a lanciare un vero e proprio passaporto vaccinale, in grado di consentire ai possessori di poter viaggiare.

Come riferisce l'agenzia stampa statale Xinhua, si tratta di un certificato cartaceo o digitale, non obbligatorio, ottenibile esclusivamente dai cittadini cinesi tramite la piattaforma WeChat. È un modo per «aiutare a promuovere la ripresa economica mondiale e facilitare i viaggi oltrefrontiera», ha spiegato un portavoce del ministero degli Esteri.

Il passaporto dà conto dello stato vaccinale del possessore e dei risultati dei test del coronavirus ai quali si è sottoposto. Un apposito codice Qr permette alle autorità estere di ottenere le informazioni sanitarie dei turisti cinesi. Un sistema simile è già in uso all'interno del territorio nazionale e consente di regolare l'accesso ai luoghi pubblici e ai mezzi di trasporto.

L'agenzia Reuters riporta però che, al momento, non è chiaro con quali nazioni sia in trattativa Pechino per ottenere il riconoscimento di questo documento.

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE