I poliziotti sono disarmati, a salvarli è un privato cittadino col fucile

Gli agenti di una remota località dell'Alaska poco hanno potuto fare contro un assalitore armato.
Ora si chiedono se non debbano dotarsi di pistole e fucili.
KWETHLUK, AK - Tragedia sfiorata in un remoto villaggio dell'Alaska. Un comune cittadino ha fermato un assalto armato contro la locale stazione di polizia perché lui, a differenza degli agenti del posto, era dotato di un fucile.
Come riporta Alaska Public Media, sabato 16 maggio scorso il 19enne Brian Nicolai si è introdotto in tenuta da combattimento nell'edificio della pubblica sicurezza di Kwethluk e ha attivato l'allarme antincendio. Giunto per primo sul posto, l'agente Tiger Lee, disarmato, non ha potuto fare altro che scappare a rifugiarsi dietro a un container all'esterno della struttura quando il giovane ha preso a sparargli contro. Stessa cosa ha dovuto fare pure il secondo agente arrivato sul luogo dell'assalto, intervenuto anch'egli senza alcuna arma d'ordinanza. A sbloccare la situazione è stato solo l'intervento di un privato cittadino che, accorso con il proprio fucile, è riuscito a convincere Nicolai a consegnarsi.
Nessuno è rimasto ferito nell'affrontamento, ma l'accaduto ha spinto la polizia locale a chiedersi se non sia il caso di dotare i propri dieci agenti di armi d'ordinanza, delle quali finora avevano fatto a meno per ristrettezze dei fondi pubblici. La piccola comunità isolata, infatti, non può permettersi di pagare 2-3 mesi di addestramento alle armi per ciascun agente e non riuscirebbe a sopportare finanziariamente un'eventuale causa legale per uso sproporzionato della forza.




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