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ITALIA«Anche il patrimonio già messo in sicurezza è stato distrutto»

30.10.16 - 19:16
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si attende altre 2000 segnalazioni di edifici danneggiati
«Anche il patrimonio già messo in sicurezza è stato distrutto»
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si attende altre 2000 segnalazioni di edifici danneggiati

ROMA - «La scossa di stamattina è stata otto volte più violenta di quella di agosto e quella del 26 ottobre, anche il patrimonio già messo in sicurezza è stato distrutto, come il campanile di Castelluccio di Norcia che era stato rafforzato ed oggi è crollato».

È drammatico il bilancio del segretario generale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Antonia Pasqua Recchia, che all'agenzia di stampa italiana ANSA spiega: «Ad oggi, per le scosse precedenti, c'erano state 3000 segnalazioni, io ora me ne aspetto almeno altre 2000».

Quindi si riparte quasi da zero: «Ci stiamo riorganizzando e da domani con le squadre si parte con la prima ricognizione dei danni dove però sarà possibile accedere. Prima cominceremo a fare i sopralluoghi per rivedere il piano che era stato già fatto dopo il primo terremoto, per mettere a punto meglio la protezione delle parti crollate. Non si tratta di macerie ma di parti di opere d'arte che vanno protette e conservate per la riedificazione. Rimetteremo a posto tutto».

Quello che va fatto in primo luogo, spiega Pasqua Recchia, «è mettere in sicurezza il patrimonio mobile che poi andrà ricollocato. Oggi per esempio abbiamo rimosso e messo in sicurezza a Spoleto la grande pala della cattedrale di Norcia, un'altra immagine della Addolorata che era a Norcia l'abbiamo salvata ieri e portata nella sagrestia. Per quanto riguarda la messa in sicurezza bisogna aspettare che il terremoto finisca - aggiunge - ma non finisce, l'ultima è stata la più violenta».

L'ultima scossa infatti ha fatto danni ben oltre le quattro prime regioni coinvolte. «Il terremoto è molto violento e sta coinvolgendo superfici amplissime, non più solo l'incrocio delle 4 regioni, ma le Marche, il teramano, Norcia, San Pellegrino Preci, tutte le aree intorno. Ampiezza territoriale e violenza fanno danno gravissimi. Ma noi saremo in grado di rimettere in piedi il patrimonio, il cuore della nostra Italia, la gente ritroverà le sue chiese e i suoi palazzi. C'è uno Stato che ci sta pensando, tutti le anime dello stato ci stanno pensando».

E, per quanto riguarda il Mibact (Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), «si sta facendo moltissimo. Ci sono 300 tecnici da tutta Italia, che fanno migliaia di sopralluoghi. In questi giorni non ci hanno fatto avvicinare non siamo riusciti ad entrare nella zona rossa, ma abbiamo messo in salvo le opere mobili, da domani faremo la ricognizione da esterno, poi i dati vanno rielaborati».

Un lavoro molto complesso. «Dobbiamo ricominciare tutto: le segnalazioni finora sono state circa 3000, dopo la scossa di oggi mi aspetto almeno altre 2000 segnalazioni. Pensiamo che sia stato il più violento. Oggi almeno però piangiamo il patrimonio, non piangiamo i morti».

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