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LUGANO

La danza si fonde con l'architettura

Torna la seconda edizione di Lugano Dance Project, festival di danza contemporanea internazionale da martedì 11 a domenica 16
LAC
Fonte Red
La danza si fonde con l'architettura
Torna la seconda edizione di Lugano Dance Project, festival di danza contemporanea internazionale da martedì 11 a domenica 16
LUGANO - Danza e architettura si fondono per la seconda edizione di Lugano Dance Project, festival di danza contemporanea internazionale che da martedì 11 a domenica 16 giugno trasformerà Lugano e il Canton Ticino in una grande vetrina per artisti ...

LUGANO - Danza e architettura si fondono per la seconda edizione di Lugano Dance Project, festival di danza contemporanea internazionale che da martedì 11 a domenica 16 giugno trasformerà Lugano e il Canton Ticino in una grande vetrina per artisti e operatori da tutto il mondo.

Cinque nuove produzioni, performance, workshop, incontri, proiezioni e Tanzfaktor, serata che omaggia la danza svizzera emergente: un ricco palinsesto di eventi che si svolgeranno al LAC e in alcuni tra i luoghi più significativi dell’architettura ticinese come Bally Foundation/Villa Heleneum e Asilo Ciani di Lugano, il Teatro San Materno di Ascona e la Chiesa Santa Maria degli Angeli sul Monte Tamaro, progettata dall’architetto Mario Botta.

Lugano Dance Project sostiene la produzione coreografica e lo fa affidandosi al talento di cinque coreografi: Cindy Van Acker, belga di nascita e svizzera di adozione, la canadese Rhodnie Désir, il greco Christos Papadopoulos, l’italiano Nicola Galli e il greco Ioannis Mandafounis, cresciuto artisticamente in Svizzera e neodirettore artistico della Dresden Frankfurt Dance Company.

Il debutto è in programma martedì 11 alle 21:00. L'anterima di Tanzfaktor aprirà il festival al Palazzo dei Congressi a Lugano con cinque pezzi coreografici selezionati da una giuria di esperti. Mercoledì alle 19:30 spazio invece a Édouard Lock, visionario coreografo canadese fondatore di La La La Human Steps, che sarà al Cinema Iride per introdurre due suoi cortometraggi: Amelia (2003), film pluripremiato in cui rilegge la sua storia, e ÉCHO (2020), composizione coreografica e cinematografica in cui luci e ombre dialogano con le musiche di James O’Callaghan e i movimenti di Rachele Buriassi, prima ballerina de Les Grands Ballets Canadiens.

Il festival offre un programma collaterale ricco di incontri e momenti di condivisione favorendo il dialogo tra artisti, esperti e studiosi di ambiti diversi.

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