Cerca e trova immobili
RUSSIA

Tra detto e non detto: il discorso di Putin

Nell'intervento del presidente russo nella Piazza Rossa le ragioni dell'invasione in Ucraina e le accuse all'Occidente.
keystone-sda.ch (MIKHAIL METZEL / KREMLIN POOL / )
Tra detto e non detto: il discorso di Putin
Nell'intervento del presidente russo nella Piazza Rossa le ragioni dell'invasione in Ucraina e le accuse all'Occidente.
MOSCA - Nessuna dichiarazione di guerra totale. E nessuna menzione specifica per l'Ucraina, mai chiamata direttamente per nome durante la sua allocuzione. Vladimir Putin è stato insolitamente cauto e accorto, sconfessando i "bookmaker" delle i...

MOSCA - Nessuna dichiarazione di guerra totale. E nessuna menzione specifica per l'Ucraina, mai chiamata direttamente per nome durante la sua allocuzione. Vladimir Putin è stato insolitamente cauto e accorto, sconfessando i "bookmaker" delle intelligence occidentali e quei pronostici che vedevano nel 9 maggio il momento in cui la guerra sarebbe ufficialmente sbocciata dalla "crisalide" dell'operazione militare speciale.

Così non è stato. Avvolto dall'entusiasmo della Piazza Rossa di Mosca, lo zar non ha annunciato conquiste né tanto meno mostrato a voce i muscoli. Ha invece evocato le ragioni che lo hanno portato a invadere l'ex repubblica sovietica, oltre il confine a sud. «La milizia nel Donbass e l'esercito russo stanno combattendo per la loro terra», ha detto Putin, paragonandoli agli «eroi della Grande Guerra Patriottica» tra il 1941 e il 1945 e commemorando i caduti in queste settimane. «La morte di ogni soldato e di ogni ufficiale è una perdita irreparabile e il governo russo farà di tutto per aiutare le loro famiglie».

La Russia «si è sempre battuta per un sistema di sicurezza equo e paritario», ha proseguito. Un sistema «vitale per l'intera comunità mondiale». E qui si è innescato un domino già noto e più volte ripercorso in questi mesi.

Il dialogo «con l'Occidente» che non decolla agli sgoccioli del 2021. «I paesi della Nato non ci hanno voluto ascoltare e ciò significa che avevano ben altri piani». Il timore da parte del Cremlino era di un'ennesima «aggressione nel Donbass» e di «un’invasione delle nostre terre storiche, inclusa la Crimea». Completano il quadro la «possibile acquisizione dell'arma nucleare» da parte di Kiev e la conseguente «minaccia immediata ai nostri confini». E «la Russia ha fermato preventivamente l’aggressione. Era l’unica decisione corretta e tempestiva da prendere», ha ribadito Vladimir Putin, prima di alzare il calibro delle parole e rivolgerle verso Washington.

Gli Stati Uniti d'America che «dopo lo scioglimento dell'Unione Sovietica» hanno avuto considerazione «solo per la loro esclusività», «umiliando così non solo tutto il mondo ma anche i propri Paesi satelliti che fanno finta di non accorgersi di nulla e accettano tutto con ubbidienza». La Russia «non rinuncerà mai all'amore per il suo Paese, alla sua fede e ai suoi valori» anche se «l'Occidente sembra intenzionato a cancellare questi valori millenari».

Putin ha parlato esplicitamente di un «degrado morale che ha spianato la via a una cinica falsificazione della storia della Seconda guerra mondiale, fomentando così la russofobia, glorificando i traditori e ridicolizzando il ricordo delle sue vittime, fino a cancellare il coraggio di quelli che hanno combattuto e sofferto per la vittoria».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE