Robbiani chiede lumi al Governo per capire quali passi stia compiendo il Decs per arginare questo fenomeno
BELLINZONA - Non c'è tregua per le istituzioni scolastiche. A segnalare un nuovo e preoccupante episodio - riporta il deputato leghista Massimiliano Robbiani in un’interrogazione al Governo - è una lettera inviata da una scuola media ticinese ai genitori dei propri allievi.
Nello scritto, la Direzione scolastica segnalava di essere venuta a conoscenza di una chat WhatsApp condivisa da almeno due classi e contenente video a carattere pedopornografico. Video che, con buone probabilità, sarebbero stati condivisi anche al di fuori delle classi in questione. La scuola invitava infine i genitori a parlare con i propri figli del materiale visionato per rintracciare eventuali turbamenti causati appunto dai filmati.
Questo episodio ha quindi spinto Robbiani a interrogare il Governo per capire quali passi stia compiendo il Decs per contrastare «questi fenomeni sempre più frequenti». Al Consiglio di Stato viene anche chiesto di fornire numeri riguardo questi fenomeni.
Bene ha fatto la direzione della scuola ad avvisare i genitori, per il resto la scuola più che informazione e sensibilizzazione tra i ragazzi non può fare.
Esatto. Succederà ancora, ma perchè fare un interrgogazione al governo?
@Core - Si attivano per essere rieletti.....
Condividere video pedopornografici è un reato. Mi chiedo dove si sta andando. Basta cellulari a ragazzi sotto i 16 anni. Ridiamo la gioventù e la spensieratezza ai giovani. Quando vedo bambini alle elementari o prima media con in mano i cellulari, mi urta lo stomaco.
Tu hai più volte dimostrato dove si sta andando! Visto che con i suddetti dispositivi,ti sei radicalizzato! Tu urti molto lo stomaco
Ma perchè vi lasciano scrivere i commenti? Sembra la chat dei cavernicoli
Infatti!! Tu ne sei l esempio viste le boiate che scrivi
Continuano le interrogazioni fuori luogo di un deputato con scarso discernimento. Come se il DECS o il Consiglio di Stato potessero sapere quali video guardano i giovani sui loro telefonini. Non c'è limite al peggio. Per il resto la pedopornografia è un delitto e spetta alla polizia e alla giustizia combattere il fenomeno e non alla scuola. Già, ma il Dipartimento competente è in mano a un leghista, allora per forza la responsabilità è di altri. Penoso e basta.