Tir in sosta sulla A2: «Consiglio di Stato passivo e immobile»

Il PPD del Mendrisiotto si dice deluso dell'inattività del Governo e lancia un'interpellanza sul progetto dell'USTRA.
MENDRISIO - Tutti informati. Tranne il Consiglio di Stato ticinese. È quanto sostengono i deputati PPD Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani riguardo al progetto dell'USTRA di utilizzare due chilometri di A2, nel basso Mendrisiotto, come zona di sosta per i tir. E dopo una prima interrogazione rivolta al Governo ticinese, lanciano ora un'interpellanza e chiedono «quali concreti passi intende intraprendere il Consiglio di Stato a sostegno del Mendrisiotto».
«In risposta all'interrogazione dello scorso 29 novembre», si legge nel testo, «il Consiglio di Stato ha comunicato ai sottoscritti deputati che né il Consiglio di Stato, né il Dipartimento del Territorio ha ricevuto alcuna indicazione ufficiale in merito ai propositi di USTRA e di avere appreso solo dai media le intenzioni delle autorità federali in merito». Ma i granconsiglieri si dicono dubbiosi rispetto alla credibilità della dichiarazione, citando un dibattimento tra la consigliera federale Simonetta Sommaruga e il consigliere nazionale Marco Romano sull'argomento, contatti tra l'USTRA e i Comuni e tra l'USTRA e la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio.
«Da nostre informazioni gli incontri non si sono svolti in un bar, è quindi presumibile che abbiano avuto una veste ufficiale», sottolineano i deputati popolardemocratici, «il Consiglio di Stato, apparentemente, sembra quindi l’unica autorità di questo Cantone a non essere stato minimamente informato o coinvolto in questo progetto, ciò che senz’altro preoccupa». E altrettanto preoccupante viene definita la «passività» e «l'immobilismo» del Consiglio di Stato fronte al progetto dell'USTRA.




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