Cerca e trova immobili

CANTONE«Irresponsabilità sociale», l'MpS bacchetta Mikron e Governo

21.04.20 - 15:34
Dure le critiche mosse per i 110 licenziamenti nonostante la richiesta del lavoro ridotto per gran parte del personale
tipress (archivio)
«Irresponsabilità sociale», l'MpS bacchetta Mikron e Governo
Dure le critiche mosse per i 110 licenziamenti nonostante la richiesta del lavoro ridotto per gran parte del personale

AGNO - Alla luce del recente annuncio dell'importante taglio di personale da parte della Mikron, l'MpS torna a chiedere chiarezza (questa volta interpellando il Governo) in merito a quella che non esita a definire una «irresponsabilità sociale» da parte delle imprese.

Già alcuni mesi fa il Movimento per il Socialismo aveva sollevato critiche circa il fatto che l'azienda di Agno, che si occupa di fornire macchinari all'industria automobilistica, avesse ricorso al lavoro ridotto mentre, contemporaneamente, procedeva a dei licenziamenti (allora si trattava di una ventina di dipendenti, pari a circa il 7% della forza lavoro). Questo mentre la stessa ditta macinava «utili milionari con risultati positivi sia nel 2018 che nel 2019». Non viene dimenticato inoltre di menzionare gli sgravi fiscali «dei quali questa importante azienda, al pari di molte altre, potrà usufruire a seguito delle riforme fiscali approvate sia in sede cantonale che federale (RFFA)».

Citando il recente caso della Philippe Plein, l'Mps incalza: «Da anni Governo e Parlamento stanno facendo di tutto per sostenere le aziende, con denaro pubblico, e queste rispondono sempre più spesso con lo stesso metodo utilizzato dalla Mikron».

Al Consiglio di Stato viene quindi chiesto se, ancora una volta, la Mikron abbia fatto ricorso al lavoro ridotto, questa volta per almeno 260 dipendenti, lavorando quindi a regime ridotto con 70 lavoratori, nonostante abbia già annunciato la soppressione di 110 dipendenti.

Quindi al capo del DFE e del governo Christian Vitta, viene rivolto l'invito di recarsi nuovamente presso l'azienda (un incontro vi era stato solo negli scorsi mesi) per «valutare la situazione e richiamarla alle proprie “responsabilità sociali”, chiedendo il ritiro dei 110 licenziamenti».

La preoccupazione dell'Mps è che «sempre più aziende si troveranno in condizioni di poter licenziare il personale senza nessun tipo di vera necessità e senza nessun controllo e limite». Per questo al Governo viene domandato se non ritenga di «dover emanare della indicazioni all’attenzione delle imprese, invitandole a dare prova della tanto invocata “responsabilità sociale” in un momento così difficile».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Meck1970 3 anni fa su tio
La sinistra o altri politici si mettono in mostra ogni volta che un azienda chiude o che lascia a casa i dipendenti. Il TICINO è diventato un apri e chiudi e il personale non viene pagato con stipendi svizzeri ma con stipendi da UE.

MEO 3 anni fa su tio
E aggiungerei anche visto la serietà della sotuazione un FUUU FU

MEO 3 anni fa su tio
Uuuhhhhh!!!!!!

SosPettOso 3 anni fa su tio
Dai Pronzini basta! In Ticino così fan tutti: la manodopera la paga la disoccupazione e la ricchezza la intascano i padroni. Son finiti i tempi in cui nei periodi di bassa congiuntura ci si preparava alla ripresa e si formava il personale.

gigipippa 3 anni fa su tio
Chissà se il Pronzini, magari aiutato dal prete di Bellinzona, tale vero irresponsabile nei confronti delle società, riusciranno a moltiplicare le commesse ed il lavoro ?

polonord 3 anni fa su tio
Caro Pronzini, mi piacerebbe vederti fare l'imprenditore, poi vediamo quali saranno le tue proposte quando il lavoro non c'è o cala e non ce n'è abbastanza per far lavorare tutti. Ma smettila di far prendere aria alla bocca , che di questi tempi è meglio indossare una mascherina !!! ... e tacere.

Orso 3 anni fa su tio
La questo perche ce l’ha con tutti? Sembra la Meloni e salvini. Sempre a reclamare

patrick28 3 anni fa su tio
Pronzini prendili tu i lavoratori. Fai qualcosa di utile per la società !

Mat78 3 anni fa su tio
Siamo tutti di sinistra...sempre con i soldi degli altri però! In questi casi chi si riempie la bocca di paroloni generalmente in vita sua non ha mai rischiato 1 franco del proprio capitale, magari ha sempre avuto l'impiego ed il salario statale garantito e di certo non ha mai fatto impresa, offrendo impieghi alla gente. Al posto che parlare a vanvera e voler mettere le mani sugli altrui guadagni...andate voi a lavorare, a produrre, a creare valore, a creare occupazione, così magari, prima o poi, una ruga sulla faccia da bengodi vi spunta anche a voi!

seo56 3 anni fa su tio
Sta sinistra.... ma uno, se non ha lavoro, avrà il diritto di licenziare o chiudere la propria impresa.

Bibo 3 anni fa su tio
Ma che problema c'è...Pronzini & Co. ora produrramno 200 posti di lavoro con i loro blabla così saranno tutti a posto...

Mat78 3 anni fa su tio
Risposta a Bibo
hahahaha bela!
NOTIZIE PIÙ LETTE