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CANTONELegittima difesa e sussidiarietà: parlano i partiti

09.02.20 - 15:26
Ecco le reazioni all'esito delle odierne votazioni cantonali
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Legittima difesa e sussidiarietà: parlano i partiti
Ecco le reazioni all'esito delle odierne votazioni cantonali

BELLINZONA - Il risultato delle odierne votazioni cantonali è definitivo. I cittadini hanno infatti bocciato - con un "no" risicato del 50,3% e uno scarto di soli 427 preferenze - l'iniziativa popolare “Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi”. Mentre è stata accettata la modifica della costituzione cantonale che propone l'introduzione del principio di sussidiarietà. Bassissima la partecipazione al voto: 37,9%.

E ora prendono la parola i partiti. Ecco le reazioni.

Iniziativa sulla legittima difesa:

PS: «Avrebbe generato confusione» - L'iniziativa di Ghiringhelli? «Più che un titolo aveva uno slogan». È così che il PS saluta con soddisfazione il no alla proposta sulla legittima difesa. Una proposta che «avrebbe generato confusione anche perché le vittime di aggressioni che reagiscono con violenza, in caso di assoluzione, beneficiano già del rimborso di spese dell'avvocato di fiducia da parte dello Stato». E il partito parla inoltre di una proposta «che avrebbe finito per indurre più vittime a reagire commettendo a loro volta reati nell'illusione dell'assenza di conseguenze».

PPD: «Teniamo conto della preoccupazione» - Il PPD, che non aveva fornito indicazioni di voto, prende atto del risultato. «Un risultato che soprattutto nel Mendrisiotto e nel Luganese segnala una comprensibile preoccupazione per la sicurezza di cui si deve tenere debito conto».

PLR: «Una proposta problematica» - Il PLR si dice soddisfatto del risultato. Per il partito il testo di legge proposto dall'iniziativa sulla legittima difesa sarebbe infatti stato «molto problematico in relazione al principio della parità di trattamento, inefficace e, in definitiva, inutile». E aggiunge: «Avrebbe rischiato di aprire scenari poco auspicabili per quanto concerne l'abuso del concetto stesso di legittima difesa, introducendo una pericolosa tendenza alla "giustizia fai da te"».

UDC: «Preoccupati per la criminalità» - Per l'UDC il risultato risicato della votazione «è comunque la dimostrazione che il problema della sicurezza, dell'immigrazione e della criminalità di confine è sentito e preoccupa gran parte della popolazione ticinese». Il partito ora si aspetta che, indipendentemente dall'esito della votazione, Governo e Parlamento «agiscano tempestivamente per dare quelle certezze concrete di sicurezza alla popolazione che vive a ridosso della frontiera».

UDF Ticino: «Delusi» - L'unione democratica federale, per bocca del proprio presidente Edo Pellegrini, si dice «deluso» per la sconfitta di misura dell'iniziativa cantonale sulla legittima difesa. L'UDF sottolinea come il risultato sia stato influenzato dalle «false affermazioni del Governo sull'opuscolo di voto». La partita non è comunque chiusa visto che Ghiringhelli ha già preannunciato l'intenzione di voler ricorrere presso il Tribunale federale. 

Principio di sussidiarietà:

PS: «Un sì pericoloso» - Il partito si dice preoccupato per l'esito della votazione sul principio di sussidiarietà: «Una modifica che apre alle privatizzazioni di ogni genere poiché il testo non ha previsto un limite a questo principio, pericoloso poiché potrà essere applicato a prescindere dalle decisioni politiche sul ruolo dello Stato in campi come l'educazione o la sanità pubbliche». Il PS veglierà quindi sulla loro salvaguardia, «opponendosi a disegni di privatizzazioni di settori fondamentali per la popolazione e per lo Stato».

PPD: «Priorità della nostra identità» - Soddisfatto il PPD, che ricorda: «Il principio della sussidiarietà rappresenta uno dei punti prioritari della nostra identità, sia di svizzeri che di popolari».

PLR: «Restiamo vigili» - Il PLR riteneva inutile l'introduzione del principio della sussidiarietà nella costituzione cantonale, in quanto «già iscritto nella costituzione federale». Quindi: «L'odierna decisione popolare va certamente rispettata e si tratterà di rimanere vigili se dovesse prevalere un'interpretazione eccessivamente ideologica e filologica».

UDC: «Trionfa la società civile» - «In Ticino trionfa la società civile». Così l'UDC ticinese accoglie il risultato della votazione sul principio di sussidiarietà. E lo definisce come «un passo importantissimo nella direzione della modernizzazione del rapporto Cittadino-Stato, un passo che permetterà allo Stato di essere meno estensivo ma più intensivo nella sua indispensabile azione mediatrice per promuovere la prosperità comune e favorire il benessere personale».

UDF Ticino: «Soddisfatti» - UDF Ticino constata «con soddisfazione» il "sì" all'introduzione del principio della sussidiarietà nella Costituzione cantonale.

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