Cerca e trova immobili

CANTONE «Quale futuro per le ARP?»

12.08.19 - 15:41
Sabrina Gendotti e Matteo Quadranti interrogano il Governo dopo i fatti di cronaca avvenuti nella vicina Penisola che vedrebbero protagonista uno psicoterapeuta attivo anche in Ticino
Tipress
Il caso "Angeli e Demoni" ha diramazioni anche in Ticino?
Il caso "Angeli e Demoni" ha diramazioni anche in Ticino?
«Quale futuro per le ARP?»
Sabrina Gendotti e Matteo Quadranti interrogano il Governo dopo i fatti di cronaca avvenuti nella vicina Penisola che vedrebbero protagonista uno psicoterapeuta attivo anche in Ticino

BELLINZONA - «Quale futuro per le ARP?». Se lo chiedono (e lo chiedono al Governo) Sabrina Gendotti (PPD) e Matteo Quadranti (PLR) che tramite un'interrogazione chiedono lumi in merito ai recenti fatti di cronaca avvenuti nella vicina Penisola che vedrebbero protagonista uno psicoterapeuta attivo anche in Ticino.

Il fatto di cronaca - «Recentemente - scrivono i due deputati - sulla stampa italiana sono apparsi degli articoli concernenti l’inchiesta denominata “Angeli e Demoni” che vede indagate 27 persone, di cui 6 agli arresti domiciliari».  Tra le persone arrestate - precisano Gendotti e Quadranti - vi è anche Claudio Foti, psicoterapeuta e direttore scientifico del centro studi Hansel e Gretel di Moncalieri. «Il suo centro sembra allestisse relazioni ad hoc per fare apparire i genitori inadeguati che venivano poi prodotti in Tribunale, il quale poi ordinava di affidare figli ad altre coppie conosciute dagli operatori del centro a scopo di lucro. Vi sarebbe poi il caso di un disegno di una bambina modificato da una psicologa, con l’aggiunta di un particolare che faceva ritenere che la piccola fosse vittima di un abuso sessuale in famiglia così da poterla togliere dal nucleo familiare originale e assegnarla in affidamento a una coppia. Inoltre, sarebbe stata usata una macchina a impulsi elettro magnetici che veniva applicata alle mani dei bambini e che li induceva a segnalare presunte violenze, suggerite dagli operatori, ma mai subite».

Dietro tutto ciò i due granconsiglieri rilevano «un business milionario». «Questi e altri metodi sarebbero stati usati, secondo gli inquirenti, per allontanare i bambini dai genitori, darli in affido alle famiglie retribuite per poi sottoporli a un circuito di cure a pagamento dello stesso centro Hansel e Gretel».

Ma cosa c'entra tutto questo con il nostro cantone? Ebbene secondo i due deputati Foti non era attivo solo in Italia, bensì anche in Ticino dove sembra ha allestito, almeno in due casi, delle perizie/consulenze. «In ambedue i casi il suo parere ha indotto le Autorità Regionali di Protezione (ARP) a sospendere i diritti di visita tra i figli e uno dei genitori per lunghi periodi. Sospensioni risultate in seguito, dopo estenuanti battaglie giuridiche, assolutamente ingiustificate. Foti è ora pure indagato per presunti maltrattamenti nei confronti della moglie e dei figli».

ARP nel mirino - Le ARP - ricordano Gendotti e Quadranti - sono state oggetto di numerosi atti parlamentari, articoli, approfondimenti, nonché tuttora oggetto da parte del Parlamento di una loro riorganizzazione. «Al di là della loro futura organizzazione, il problema, come emerge dal fatto di cronaca riportato in precedenza, è un altro, ossia la formazione, rispettivamente le competenze, nonché i ruoli e i compiti di chi opera in questo delicato settore».

Fatte queste premesse, i due deputati rivolgono sei domande al Governo. 

1. Il Dipartimento delle Istituzioni era al corrente che Claudio Foti ha allestito, almeno in due occasioni, delle perizie/consulenze per delle Autorità Regionali di Protezione?

2. Il Dipartimento delle Istituzioni era al corrente che in uno dei due menzionati casi è pure stata annullata una decisione dell’Autorità Regionale di Protezione da parte della Camera di protezione del Tribunale d’appello perché si fondava su una perizia allestita dal Servizio medico-psicologico (SPM) che ha riportato dei fatti che non corrispondevano al vero?

3. Il Dipartimento delle Istituzioni effettua, rispettivamente ha intenzione di effettuare delle verifiche sui periti/consulenti esterni che vengono utilizzati dalle Autorità Regionali di Protezione?

 4. Il Dipartimento della Socialità e della Sanità ritiene che chi lavora al Servizio medico-psicologico (SMP) ha le necessarie competenze, rispettivamente esperienza per allestire dei rapporti che possono comportare l’interruzione dei diritti di visita di un genitore o addirittura togliere loro la custodia dei figli ed affidarli a terzi per un lungo lasso di tempo?

 5. Il Dipartimento delle Istituzioni e il Dipartimento della Sanità e della Socialità ritengono che la formazione, rispettivamente le competenze, nonché i ruoli e i compiti di chi opera in questo delicato settore, ossia dei funzionari che lavorano nelle ARP e di chi fa parte della rete che le ruota attorno, ossia chi opera nell’Ufficio dell’aiuto e della protezione (UAP), in particolare nel settore delle tutele e delle curatele e in quello delle famiglie e dei minorenni, e nel Servizio medico-psicologico (SMP), siano da considerarsi sufficienti e adeguate?

 6. Il Consiglio di Stato non ritiene necessario nominare un collegio multidisciplinare, al quale conferire il mandato di studiare i casi controversi, capire gli errori che sono stati commessi ed elaborare delle indicazioni agli operatori di tutto il settore affinché gli stessi errori non vengano più commessi in futuro?

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Dioneus 4 anni fa su tio
Speriamo nessun futuro, per come impostata ora

Nicklugano 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
Condivido in pieno.

BP69 4 anni fa su tio
Risposta a Dioneus
D’accordo Anch’io
NOTIZIE PIÙ LETTE