Un atto parlamentare di Marco Chiesa e cofirmatari chiede al Consiglio federale di prendere posizione sulla decisione di Armasuisse che vorrebbe demolire la struttura
ACQUAROSSA - Il capannone militare di Acquarossa «passi nelle mani del Comune». A chiederlo è un atto parlamentare presentato oggi al Consiglio federale da Marco Chiesa (primo firmatario) e i consiglieri nazionali della deputazione ticinese.
«La decisione di Armasuisse di abbattere il capannone militare di Acquarossa leggermente danneggiato da una colata del 2002 non è condivisibile», affermano i firmatari sottolineando come il passaggio - oltre a «non spendere inutilmente soldi pubblici» - sarebbe pure nell’interesse della popolazione locale che potrà utilizzarle per attività di interesse generale.
La chiusura di Armasuisse nei confronti del Comune di Acquarossa è «francamente incomprensibile», proseguono Chiesa e cofirmatari, chiedendo al Consiglio federale di prendere posizione sulla decisione in questione, indicando se non ritiene «attività di interesse generale.più opportuno tornare al tavolo delle trattative con il Municipio».
Le domande di Marco Chiesa
1. Il CF condivide la decisione di Armasuisse che prevede la demolizione del capannone?
2. Il CF non ritiene più opportuno tornare al tavolo delle trattative con il Municipio per esaudire il desiderio di Acquarossa che vorrebbe acquisire il capannone?
3. Il CF condivide la posizione di Acquarossa che ritiene di preservare il capannone militare dalla demolizione per poterlo riutilizzare in favore delle esigenze della popolazione?
4. Perché Armasuisse si oppone alla vendita del capannone al Comune e vuole assolutamente demolirlo?
5. Il CF non ritiene che una buona collaborazione tra istituzione passi pure dall'accondiscendere a delle giuste richieste dell'ente pubblico?