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CANTONEUDC Ticino: «Due no e tre sì alle votazioni del 10 febbraio»

06.02.19 - 10:38
Il comitato cantonale democentrista ha fornito le raccomandazioni di voto per i cinque temi previsti nel weekend
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UDC Ticino: «Due no e tre sì alle votazioni del 10 febbraio»
Il comitato cantonale democentrista ha fornito le raccomandazioni di voto per i cinque temi previsti nel weekend

BELLINZONA - Il comitato cantonale del UDC Ticino si è trovato ieri a Rivera per la tradizionale riunione mensile. All’ordine del giorno, oltre a informazioni sulla campagna elettorale, le raccomandazioni per le imminenti votazioni del 10 febbraio.

Il presidente Piero Marchesi ha illustrato la scaletta degli eventi elettorali che il partito organizzerà nei due mesi che separano i democentristi dalle elezioni, fra i quali figura la “Festa dei lavoratori ticinesi” in programma sabato 9 febbraio (alle 11.00) nel padiglione MAC 6 del Centro esposizioni Artecasa, alla presenza dei candidati (UDC e LEGA) al Consiglio di Stato. La novità di quest’anno è poi costituita da una serie di incontri con la gente nelle piazze e nelle strade dei comuni ticinesi, in cui i candidati si presenteranno con un furgoncino Ape appositamente allestito per fungere da “Minibar” e offrire un aperitivo ai presenti che vorranno fermarsi per una chiacchierata su programmi, visioni, speranze, motivazioni e auspici dei singoli potenziali deputati.

Il comitato ha poi preso posizione con un no all’unanimità sul tema federale in votazione questo fine settimana. I presenti - scrivono i democentristi in una nota - hanno ritenuto l’iniziativa dei Giovani Verdi contro la dispersione degli insediamenti «eccessiva, nociva e per di più superflua», considerata la relativamente recente revisione della legge sulla pianificazione del territorio attualmente in fase d’attuazione.

I temi cantonali sono stati presentati dal capogruppo in Gran Consiglio, Sergio Morisoli, il quale ha spiegato come in Parlamento si sia votato l’intero pacchetto di quattro modifiche costituzionali, per cui la posizione presa a favore dal gruppo UDC non implica necessariamente – potendo scegliere separatamente, come è il caso della votazione popolare – l’accordo su tutti i temi. Dopo un’approfondita discussione, il Comitato ha optato all’unanimità di approvare le prime tre modifiche costituzionali mentre, con 21 voti contro 5 e 3 astensioni, ha deciso di raccomandare il rigetto della quarta, concernente l’articolo 39 della sull’iniziativa popolare legislativa - votazione popolare.

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