Al momento il Comune «non ha la benché minima volontà popolare» di prendere in esame un'aggregazione
SORENGO - Il Municipio di Sorengo negli scorsi giorni ha preso visione dell Piano Cantonale delle Aggregazioni (PCA) e del messaggio governativo 5 dicembre 2018 riguardante l'approvazione del medesimo e lo stanziamento di un credito quadro di Fr. 73.8 mio. destinati agli incentivi per la sua attuazione.
«Ritenuto che ad oggi non si riscontra a livello locale la benché minima volontà popolare di prendere in esame una rinuncia all'autonomia comunale a favore di un'aggregazione», il Comune ha deciso di che continuerà a svolgere in modo autonomo i compiti pubblici generali previsti dalle leggi, ad erogare i suoi servizi ed a concretizzare la sua progettualità.
Il Municipio non chiude però definitivamente la porta ad un'eventuale aggregazione, ma «si propone di rivalutare la propria capacità progettuale nel corso della
legislatura 2024-2028 anche sulla base degli sviluppi che saranno originati dalla riforma "Ticino 2020"». Per ottimizzare, ampliare, migliorare i propri servizi alla popolazione, il Comune privilegia piuttosto le collaborazioni intercomunali.
L'esecutivo, in una nota al Consiglio di Stato con la quale ha comunicato il proprio orientamento, ha pure espresso rammarico nel constatare che anche dopo una seconda fase di consultazione dei comuni, le considerazioni formulate con alcuni scritti e con il questionario trasmesso al Cantone il 16 ottobre 2017 «sono state completamente ignorate».