L'Associazione con sede a Lugano che produce documentari: «L'iniziativa mette profondamente in discussione la sopravvivenza di tutta la filiera dell'audiovisivo elvetica»
LUGANO - Anche la REC, che produce e coproduce documentari, cortometraggi e lungometraggi, si schiera contro "No Billag".
Secondo l'associazione con sede a Lugano, l'iniziativa «mette profondamente in discussione la sopravvivenza delle radio, delle televisioni e anche di tutta la filiera dell’audiovisivo elvetica».
Un iniziativa che come spiegano i membri di REC costringerebbe la loro associazione (così come molte altre) alla chiusura. «Con la REC abbiamo cercato di creare un progetto socioculturale con una sostenibilità imprenditoriale. Abbiamo dei soci che ci sostengono, clienti commerciali, ma indirettamente, la gran parte delle nostre entrate, arriva dal servizio pubblico. Passasse "No Billag" dovremmo chiudere».