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CANTONEL’UDC Ticino sostiene il referendum finanziario

07.06.16 - 19:54
Adesione convinta del partito all'iniziativa che chiede di concedere al popolo la possibilità di esprimersi su spese cantonali che superano un certo tetto
Foto d'archivio (Tipress)
L’UDC Ticino sostiene il referendum finanziario
Adesione convinta del partito all'iniziativa che chiede di concedere al popolo la possibilità di esprimersi su spese cantonali che superano un certo tetto

BELLINZONA - I promotori dell'iniziativa «Basta tasse e basta spese, freniamo la spesa del Cantone» incassano l'appoggio dell'UDC Ticino che, attraverso un comunicato stampa informa dell'«adesione convinta del partito dimostrata dalla presenza nel comitato d'iniziativa (che comprende esponenti di diversi partiti politici) del suo vicepresidente Alain Bühler, nonché di tutti i suoi parlamentari – Marco Chiesa in Consiglio nazionale, Lara Filippini, Tiziano Galeazzi e Gabriele Pinoja in Gran Consiglio».

«In effetti, - si legge nella nota - l’idea di lanciare l’iniziativa popolare era già stata accarezzata dall’UDC cantonale dopo che, il 25 febbraio 2015, il Gran Consiglio aveva respinto un’analoga iniziativa parlamentare di Sergio Morisoli con 34 voti contro 30 e due astensioni».

«Il fatto che il rapporto di minoranza a favore della proposta – redatto dall’allora deputato Eros Mellini e sostenuto dal PPD Maurizio Agustoni – fosse stato sostenuto da oltre il 45% dei deputati presenti - spiega l'UDC Ticino - aveva convinto il partito della necessità di sottoporre la proposta al popolo. La cosa venne poi approfondita con i nuovi partner del gruppo parlamentare La Destra (AL, di cui Morisoli era stato artefice dell’iniziativa parlamentare), i quali si sono occupati della stesura del testo e della ricerca del consenso fra gli altri partiti, ricerca che ha portato alla costituzione del comitato promotore apartitico presentato alla stampa il 7 giugno 2016».

«Questo sostegno trasversale - conclude la nota - fa ben sperare per la raccolta delle 10'000 firme necessarie e per la susseguente votazione popolare».

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