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CANTONE«Basta tasse, freniamo la spesa del Cantone»

07.06.16 - 11:00
Lunga lista di nomi per far sì che i cittadini possano votare sulle spese cantonali
«Basta tasse, freniamo la spesa del Cantone»
Lunga lista di nomi per far sì che i cittadini possano votare sulle spese cantonali

BELLINZONA - «Basta tasse e basta spese, freniamo la spesa del Cantone». È questa, in buona sintesi, l'intenzione dietro al lancio  dell’Iniziativa popolare costituzionale per l’introduzione del principio del Referendum finanziario obbligatorio nella Costituzione cantonale. 

Il Comitato promotore, che conta una lunghissima lista di nomi*, vuole in sostanza che i cittadini possano votare su certe spese cantonali.

L'iniziativa trova la sua motivazione nei conti del Cantone. Il Piano Finanziario presentato negli scorsi giorni ha infatti mostrato come, senza interventi, entro il 2019 il debito pubblico sarà di 2,4 miliardi (2'400 milioni), mentre la somma dei buchi annuali attorno ai 600 milioni. 

«Debito spaventoso» - «Cifre spaventevoli - sottolinea il Comitato promotore - se si pensa che mai prima nella storia del Cantone, si farebbero debiti per 1'000 milioni in solo 8 anni (2010 – 2018)». 

Ticino «tra i peggiori» - I dati del 2013 pongono infatti il Ticino al terzo posto per indebitamento procapite. «Peggio di noi solo Ginevra e Basilea città», spiegano Sergio Morisoli e gli altri sostenitori. 

Stando ai dati forniti dal Comitato promotore, dal 2001 al 2019, su 19 esercizi contabili, i conti avranno chiuso 15 volte con dei deficit e solo 4 volte con degli avanzi d’esercizio. Il totale dei deficit cumulati su questo periodo è di 1'375 milioni di franchi, quello degli avanzi di 123 milioni. «Dimostrazione che i rari pareggi non bastano a risanare le finanze e soprattutto non reggono nel tempo. Il Governo cerca di correggere questo disastro finanziario con un pacchetto di 185 mio con effetto pieno sul 2019. Un pacchetto che contiene molti più oneri e aggravi fiscali per i cittadini e le aziende, che risparmi sul fronte della spesa, e che anche se andasse in porto non inciderebbe sulla tendenza della crescita costante della spesa cantonale che dal 2001 al 2019 passerà da 2'279 milioni a 3’378 milioni all’anno, 1'099 milioni in più, cioè un aumento del 48.2% ! Provocando deficit enormi cumulati nonostante che il gettito fiscale e l’incasso di tasse siano cresciuti come non mai prima d’ora, e la pressione sarà ancora aumentata». 

Lo scopo del Referendum - Da qui l'idea di disciplinare la spesa e il comportamento decisionale dei politici che producono la spesa. Lo scopo del Referendum è semplice: «Quando Governo e Parlamento approvano un compito o un investimento sopra una certa soglia “X” di costo, prima di poter spendere i soldi lo devono chiedere al Popolo», chiede l'iniziativa.

«Di fronte a certe spese elevate è bene che non siano decise solo da una cinquantina di politici: 5 Consiglieri di Stato e una maggioranza qualificata di 46 deputati in Gran Consiglio; ma che l’ultima parola sia data ai 200'000 cittadini che pagano». 

La raccolta firme partirà in settembre. 

*Morisoli Sergio, Siccardi Alberto, Agustoni Maurizio, Benicchio Valentino, Bignasca Antonella, Bobbià Edo, Brivio Nicola, Bühler Alain, Canonica Iris, Caverzasio Daniele, Cedraschi Alessandro, Chiesa Marco, Danzi Carlo, Denti Franco, Filippini Lara, Foletti Michele, Frapolli Gianmaria, Galeazzi Tiziano, Gendotti Sabrina, Geninazzi Angelo, Ghiggia Battista, Giudici Andrea, Guerra Michele, Jelmini Giovanni, Käppeli Fabio, Marchesi Piero, Pamini Paolo, Passalia Marco, Pesciallo Stelio, Pinoja Gabriele, Quadri Lorenzo, Regazzi Fabio, Righinetti Tullio, Romano Marco, Sanvido Paolo, Taminelli Rocco.

 

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COMMENTI
 

limortaccituoi 7 anni fa su tio
W le tasse per uno stato svizzero forte e solido! I veri patrioti dovrebbero volere più tasse!

GI 7 anni fa su tio
abbiamo già "dato" votando il freno alla spesa...

vulpus 7 anni fa su tio
Risposta a GI
Sono freni da revisare, in quanto la corsa sembra fuori controllo.

vulpus 7 anni fa su tio
Più che corretto e necessario un controllo da parte dei cittadini sulle spese che lo stato vuole intrapprendere oltre certi importi. Necessario per 2 motivi ben precisi: Il primo per l'incapacità dei politici ( 90 +5) dimostrata nel non saper contenere gli appetiti spendaioli, in tutti i dipartimenti. Il secondo motivo è corretto che il cittadino possa approvare o dissentire certi investimenti, visto che poi è chiamato ad onorare i debiti. Purtroppo attualmente si spende e si spande allegramente, poi si inventano le famose tasse di collegamento per raccimolare soldi . È una misura che alcuni anni fa il parlamento ha rifiutato di inrodurre, per non sentirsi limitato nel proprio agire. misura che ora è indispensabile. Se non ci sono soldi, bisogna fare come nelle famiglie : tirare la cinghia.E non è un disonore questo.

Iolapensocosi 7 anni fa su tio
Risposta a vulpus
E la tassa sul sacco?

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Ci mancherebbe altro di dover votare ogni spesa... per tanto così eliminiamo il gran consiglio, no?...

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Non si parla di votare ogni spesa, ma ogni tassa, sono due cose molto differenti! E visto che la creazione delle tasse è diventata una mania per tutti i politici che risparmiare non vogliono (è più comodo e facile tassare), purché estrema, la ritengo una misura necessaria in questo contesto politico ed economico.

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Resta pur sempre una stupidata... prima si eleggono degli incapaci e poi si vuole limitare il loro agire perché attuano da incapaci... mah...

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Foxdilollo78
Magari hai ragione te. Si parla comunque per le spese molto importanti, la soglia sarà ancora da definire. Quindi non si,parla di ogni spesa... la cosa non è neanche così estrema allora. Anzi la trovo ancora più giusta!

matteo2006 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
per una volta ti devo dare ragione.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Appunto, la stessa cosa di potrebbe dire per le leggi che dobbiamo già votare in quanto iscritto nella costituzione. Si chiama controllo del popolo sul lavoro dei loro rappresentanti, o DEMOCRAZIA. Stando al tuo modo di ragionare, il metodo migliore sarebbe il sistema politico italiano dove i politici fanno e disfano senza rendere conto alla popolazione...

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Meno, hai bevuto???... I cambiamenti della costituzione sono cosa differenti che approvare una tassa!... Il sistema politico italiano?... l'esatto contrario di quanto dico io... la mia idea è di affrontare le elezioni in maniera più seria e non eleggere gli incapaci...

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Spiaggiato, ma hai bevuto tu che non riesci seguire il filo logico di quello che dici? Hai parlato che è una stupidata eleggere gli "incapaci" e poi votare su cosa decidono... Anche determinate leggi le creano questi "incapaci" e per la costituzione devono essere sottoposte al popolo. Gli incapaci verranno sempre eletti... quale sistema proporresti per evitarlo? La pubblicazione delle pagelle a scuola? Limitare il diritto di voto a chi ha un QI superiore a un tot.? Questo è un discorso che non ha senso. e alla fine anche poco democratico

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Bene, ora siamo passati pure alla poca democrazia... :-))) ps. Ho appena bevuto un bel succo di ananas e banana... haaa, che buona la frutta frasca frullata... :-))))

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Ma anche questa è purtroppo democrazia: Anche gli stupidini possono votare. Negarlo sarebbe antidemocratico. Per questo dico sempre che ogni popolo ha i politici che si merita!

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Esatto, pure le tasse che si merita...

Lussy 7 anni fa su tio
Ha ragione Lore62, vedi la tassa per i posteggi, hanno votato di volerla pagare senza fiatare. Tutti contenti.

matteo2006 7 anni fa su tio
A questo punto a cosa serve mettere su quella cinquantina di persone se per ogni cip bisogna chiedere al popolo? non farebbe altro che alzare le spese per le votazioni e allungare i tempi già biblici. Già si soffermano a parlare di scusate ritengo stupidate per giornate intere quando ci sono problemi ben più importanti che andrebbero risolti; ma a chi interessa o chi ritiene un reale problema del ticino l'obbligo di fornire informazioni personali, tipo come se mi piace il cioccolato a latte o quello nero!?!?!?!?!?

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Allora continuiamo ad accettare supinamente ogni nuova tassa...che ne dici? La tassa di collegamento per esempio, se non c'erano le associazioni economiche a raccogliere le firma, non la si votava nemmeno! Lo stato non risparmia, si è vista la pseudo misura di risparmio annunciata poco fa, per contro si inventa nuove tasse. Direi che questa iniziativa, benché non sia perfetta, sia un deterrente per questi politici pazzi e pigri che vedono nelle tasse la soluzione ad ogni male.

matteo2006 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Non ho mai detto di accettare ogni nuova tassa ma che non diventi la regola che per ogni tassa si passi dal voto popolare che sicuramente crea più costi e allungamento dei tempi.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Ma guarda, anche io ho detto che è un iniziativa estrema.... purtroppo anche la situazione è estrema... se vai a vedere come il dispositivo di tassazione si è enormemente ingrandito (molti più costi dello stato), quante nuove tasse, e i risparmi tanto proclamati ma in pratica mai effettuati, ti renderesti conto come ci avviciniamo sempre di più all'Italia. La situazione è estrema. Caso emblematico/simbolico di questo fenomeno è il CdS che nonostante le nuove tasse, e sacrifici imposti alla popolazione si sono appena alzati i salari. Questo dimostra la scarsa considerazione e rispetto che i politici hanno dei contribuenti.

Iolapensocosi 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Bravo Meno. Chiedono sacrifici a destra e a manca ma loro si aumentano lo stipendio...

MIM 7 anni fa su tio
Sono un po' perplesso, ma visto che la spesa è ormai fuori controllo, a mali estremi urgono estremi rimedi. Quindi di principio sono d'accordo.

patrick28 7 anni fa su tio
Bello vedere tra i firmatari i familiari del "condannato" Bignasca ! Bella gente

Lore62 7 anni fa su tio
Perchè limitare le spese? Quando c'è bisogno di soldi basta inventare una tassa, tanto da noi vengono accolte in votazione senza ripensamenti.... XD

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Poi la lega, partito di maggioranza in governo e con appoggio degli altri Consiglieri di Stato, hanno gioco facile a farle approvare. XD

patrick28 7 anni fa su tio
Risposta a Lore62
Come fa la Lega, giusto ?

Thor61 7 anni fa su tio
Se si importano dirigenti di area UE abituati a sprecare senza nessun ritegno questi sono i risultati, idem per i poltici, personalmente penso che la gestione politica non vada fatta da Svizzeri naturalizzati dell'ultima ora per interessi di partito o peggio personali. Al politico la voce "Usiamo il denaro pubblico con oculatezza" non ha nemmeno idea di cosa sia.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Quali sarebbero i dirigenti dell'area UE che lavorano per il cantone? A me sembrano (quasi) tutti amici di amici, cadreghini in mano ai partiti.

patrick28 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Fatti curare amico, tu vedi l'UE ovunque !

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Cos'è il BUE che da del cornuto all'asino!!! Togli le dita dalla tastiera e rimettele dov'erano PF.

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Il senso stà nel fatto che l'oculatezza delle spese diminuisce con l'aumentare dei politici NATURALIZZATI e dimmi che non ci sono politici "D'importazione".

patrick28 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Il ParaNorman. certo lui

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
tipo sanvido intendi?

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Non mi riferisco al singolo, ma a TUTTI coloro che fanno politica senza radici culturali di questo paese. Un musulmano, per rendere più chiaro l'esempio, culturalmente che cosa centra con la Svizzera e gli Svizzeri! E se deve fare scelte politiche dove pensi che penda il giudizio? Lo stesso esempio è valido per qualunque politico SENZA radici nazionali.
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