CHIASSOJob Contact, parla il direttore: "Macché caccia alle streghe"

CHIASSO - Non accenna a placarsi la polemica attorno al caso Job Contact di Chiasso. Dopo il licenziamento in tronco venerdì scorso deciso nei confronti della responsabile del Sottoceneri della società di lavoro interinale, definito "ingiusto" da parte dell'OCST, è l'amministratore delegato di Job Contact, Luciano Nessi, subentrato all'ex direttore e fondatore dell'agenzia Lojze Smole, a parlare. "Stiamo verificando con i nostri legali se ci sono gli estremi per una denuncia penale contro l'OCST - ha dichiarato a LaRegioneTicino Nessi - Hanno scritto cose false senza verificarle, sono prevenuti nei nostri confronti e si comportano in modo "strano", per non usare termini volgari. Ci stanno ricattando, e noi non ci stiamo".

Nessi sostiene che il licenziamento non sarebbe legato in alcun modo alla deposizione della donna nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria nei confronti dell'OCST per presunte irregolarità. "Le due cose non sono legate" - ha dichiarato al quotidiano Nessi. Purtroppo le verifiche interne che abbiamo avviato dopo l'apertura dell'inchiesta cominciano a portare qualche risultato. Stiamo verificando altri 2-3 casi, forse ci saranno ulteriori licenziamenti e qualche denuncia. Stiamo andando a fondo perché vogliamo capire e assicurare un futuro alla società".

Come riferisce "LaRegioneTicino" all'origine della "fuga di notizie" che ha dato il via all'inchiesta, non vi siano attuali dipendenti della Job Contact. E chi sarebbe la fonte? Ancora non si sa. Certo è che sono finora tre le persone "allontanate" dalla Job Contact: oltre alla responsabile di Chiasso e all'ex direttore Smole, un'altra dirigente se n'è andata volontariamente. Nessi: "Non so se l'abbiano fatto per paura di cadere in altre situazioni, ma stiamo facendo tutte le verifiche del caso".