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LUGANO"Bignasca? Un terzomondista furbo e geniale"

07.03.13 - 12:10
Il ricordo commosso dell'amico ed ex collega di Municipio Giovanni Cansani
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"Bignasca? Un terzomondista furbo e geniale"
Il ricordo commosso dell'amico ed ex collega di Municipio Giovanni Cansani

LUGANO - È stato l’amico d’infanzia prima e il collega di Municipio negli anni della maturità. Il socialista Giovanni Cansani è tra quelli che meglio hanno conosciuto il primo Bignasca: “Già da ragazzo, in ambito sportivo, stava sopra le righe. Lui era un artista del pallone. A lui il gioco di squadra interessava relativamente, perché aveva delle qualità che lo facevano emergere. Questo atteggiamento è stato probabilmente il fil rouge di tutta la sua vita”. Questa era l’arte della testa e dei piedi, poi c’era il cuore: “Io lo ricordo come una persona di una generosità incredibile. Nessuno ci crederà, ma era un terzomondista. Tutte le volte che sono andato a chiedergli dei favori per degli amici che avevo in India o in Africa, si è sempre dimostrato aperto e sensibile. Lo stesso accadeva verso le persone con handicap. Io lo so che nessuno mi crede, ma questo era Bignasca”.

Forse perché nell’immagine pubblica usciva il Nano aggressivo: “Probabilmente l’immagine che raggiungeva un po’ tutti i ticinesi era quella del Mattino della domenica” Che apparteneva lo stesso al personaggio, oppure - e faccio una domanda retorica - il foglio leghista ha raccolto molte cattiverie altrui? “Ma sicuramente. Lui era furbo e geniale e sapeva approfittare di un un po’ tutto quello che accadeva attorno a lui. Lo faceva d’istinto, senza magari riflettere. Perché la collaborazione politica che ho avuto io in Municipio era quella di una persona che lanciava un’idea e accettava con fiducia il mio parere. Mi ascoltava: io era capace di calmarlo un po’ e di incanalare questi suoi slanci ideali. Gli altri colleghi invece gli rispondevano, “tu devi fare così” e questo era il modo sbagliato per avvicinarlo. Da qui nasceva lo scontro frontale”. Ora la Lega ha perso il suo leader. Cosa succederà? “Penso che la Lega attraverserà dei momenti difficili. Il movimento era impostato su di lui e non ha background per poterlo sostituire".

Ma poi, tra la commozione per la perdita dell’amico, Cansani torna al passato più eroico del Fc Lugano: “Raccontava sempre l’aneddoto di una partita a Zurigo dove stavamo perdendo pesantemente. E lui invece di darsi da fare per rimontare il distacco, voleva fare un tunnel all’avversario che lo marcava. Era un individualista. Era il Sivori della squadra, giocava coi calzettoni bassi e senza parastinchi. Pur di essere personaggio, esagerava. Ma era un generoso e ne ho prove a iosa. Una generosità altruista. Mi creda mi dispiace proprio” conclude Cansani, con la voce rotta.

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