Delitto alla pensione La Santa: quattro anni e tre mesi di detenzione

L'austriaco di 35 anni a processo per i fatti avvenuti il 17 dicembre 2019 è colpevole di omicidio colposo per omissione
L'accusa aveva chiesto diciassette anni per il reato di assassinio
LUGANO - È colpevole di omicidio colposo per omissione e non di assassinio. La condanna è quindi di quattro anni e tre mesi di detenzione. Lo ha deciso la Corte delle Assise Criminali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, nei confronti dell'austriaco di 35 anni a processo per il delitto avvenuto il 17 dicembre 2019 alla pensione La Santa di Viganello. Secondo la Corte, come riferito dalla RSI, il pestaggio della vittima non era premeditato.
L'accusa, rappresentata dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, aveva chiesto diciassette anni di detenzione per assassinio. Allora il 35enne - in aula difeso dall'avvocato Letizia Vezzoni - aveva appunto picchiato la vittima con violenza, causandone la morte.
La difesa puntava invece a una pena massima di tre anni per omicidio colposo per omissione. Nella sua arringa, la legale aveva insistito sul fatto che quel 17 dicembre l'imputato avrebbe risposto all'ennesima provocazione della vittima. E non avrebbe percepito il rischio, aspettando di allertare i soccorsi.




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