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POSCHIAVO (GR)

Salvati i due cani della fattoria horror

Non avevano né acqua, né cibo. E vivevano tra i loro escrementi. Un caso ai confini della realtà, sfociato in una petizione online. Sul posto è intervenuto il veterinario cantonale. Ecco i retroscena
Depositphotos (archivio)
Salvati i due cani della fattoria horror
Non avevano né acqua, né cibo. E vivevano tra i loro escrementi. Un caso ai confini della realtà, sfociato in una petizione online. Sul posto è intervenuto il veterinario cantonale. Ecco i retroscena
POSCHIAVO – Vivevano in un tugurio, in una fattoria di via Sotsassa, a Poschiavo, nel Grigioni italiano. Storia triste di due poveri cani finiti al centro di una petizione social lanciata dagli animalisti (e non solo) negli scorsi giorni. ...

POSCHIAVO – Vivevano in un tugurio, in una fattoria di via Sotsassa, a Poschiavo, nel Grigioni italiano. Storia triste di due poveri cani finiti al centro di una petizione social lanciata dagli animalisti (e non solo) negli scorsi giorni. Il box era privo di acqua fresca e pieno di escrementi. Raramente le due bestie ricevevano cibo dal padrone.

Il grido d’allarme – Secondo alcune persone informate, uno dei cani si sarebbe anche ferito al naso, probabilmente cercando di evadere. Il grido di allarme non è caduto nel vuoto. Perché nella mattinata di martedì i collaboratori di Bearth Giochen, veterinario cantonale grigionese, sono intervenuti nell’azienda agricola. «Abbiamo sequestrato i cani a questo signore – spiega Giochen –. Non solo. Gli abbiamo portato via anche due uccelli, una colomba e un piccione».

L’uomo è recidivo – Non è la prima volta che l’Ufficio del veterinario cantonale è costretto a intervenire nella fattoria in questione. Era già capitato, ad esempio, nel 2012. «In quel caso si parlava di capre maltrattate – ricorda Giochen –. Abbiamo effettuato un intervento amministrativo e penale. E abbiamo imposto all’agricoltore il divieto di tenere capre. Dopo alcuni controlli successivi, la situazione sembrava essersi stabilizzata».

Una persona problematica – Fino allo scorso anno. Quando una segnalazione anonima rileva nuovamente maltrattamenti di animali. In particolare dei suoi cani. «Abbiamo ammonito quest’uomo. E abbiamo collaborato con i servizi sociali del Comune di Poschiavo. Pare si tratti di una persona che si trova sotto tutela».

Indignazione popolare – Il cartellino giallo non è bastato. Di recente la bomba è di nuovo esplosa in via Sotsassa. Qualcuno ha scattato alcune immagini piuttosto scioccanti e le ha immesse in rete, generando un’indignazione popolare. «In questi giorni abbiamo preso in seria considerazione queste nuove segnalazioni. E abbiamo agito tempestivamente», conclude il veterinario cantonale.

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