Daniele Belardinelli era stato socio di un'impresa di piastrellisti con sede nel Gambarogno. È stato investito da un SUV pirata prima della gara tra Inter e Napoli
CONTONE – Viveva nei pressi di Varese, aveva 35 anni, era sposato e papà di due figli. Identikit di Daniele Belardinelli, il giovane uomo ucciso da un SUV pirata nella serata di Santo Stefano, a Milano, poco prima della sfida calcistica tra Inter e Napoli. Daniele aveva anche un forte legame col Ticino, dal momento che era stato socio di una ditta di piastrellisti a Contone, nel Gambarogno.
Era tifosissimo del Varese, i cui tifosi sono gemellati con l'Inter. Un vero punto di forza per i Blood & Honour, gruppo ultras della squadra biancorossa. Nella serata di mercoledì voleva recarsi a San Siro per sostenere i nerazzurri. Fino al coinvolgimento, fatale, nei tafferugli con alcuni tifosi del Napoli.
In passato, nella Svizzera italiana, si era occupato della fornitura, della posa e della riparazione di pavimenti. Il dettaglio dei suoi trascorsi in Ticino è stato messo in risalto anche dalla Gazzetta dello Sport, che ne ha ripercorso le peripezie da ultras.