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CANTONE / CAMERUN

Sette ostaggi ticinesi rilasciati in Camerun

Facevano parte di un gruppo di dodici turisti europei catturati due giorni fa da «terroristi armati» nel sud-ovest del Paese
Sette ostaggi ticinesi rilasciati in Camerun
Facevano parte di un gruppo di dodici turisti europei catturati due giorni fa da «terroristi armati» nel sud-ovest del Paese
LUGANO - Vi sono sette ticinesi tra i dodici turisti rapiti (gli altri cinque sono italiani) lunedì scorso, e rilasciati il giorno stesso, nella zona anglofona del Camerun. Sono Athos Ghiringhelli Vandone, di Giubiasco, Alfredo ...

LUGANO - Vi sono sette ticinesi tra i dodici turisti rapiti (gli altri cinque sono italiani) lunedì scorso, e rilasciati il giorno stesso, nella zona anglofona del Camerun. Sono Athos Ghiringhelli Vandone, di Giubiasco, Alfredo Eggemann, di Origlio, Tiziana Ruotolo, Katia Emilia Cereghetti Soldini, Silvana Carla Quattrini, Fulvio Soldini, Numa Carlo Rondelli.

Proprio il sottocenerino su Facebook scrive dall'Hotel La Falaise Yaounde: «Camerun pieno di colpi di scena ... in compagnia delle B.I.R brigate intervento Rapid... che poi così veloci non sono».

Le dodici persone sono state liberate poche ore dopo il sequestro dall'esercito camerunense, come riferisce il ministero della Comunicazione in una nota pubblicata oggi dalla stampa governativa.

«Un'operazione ha permesso la liberazione di 12 turisti europei nella regione del Sudovest», spiega il ministro, Issa Tchiroma Bakary. Anche «sei consiglieri municipali» camerunensi sono stati liberati in un'altra operazione.

Il gruppo era stato rapito da «terroristi armati» nella regione Nguti, come riferisce «CNT». Fortunatamente stanno tutti bene. Il DFAE ha confermato il rilascio degli ostaggi a 20 Minuten. I rapimenti hanno avuto luogo nel Camerun occidentale, dove i separatisti combattono per uno stato indipendente.

Il primo ottobre dello scorso anno i separatisti avevano simbolicamente dichiarato l'indipendenza dello Stato «Ambazonia». Il presidente del Camerun Paul Biya ha reagito con forza, ordinando perquisizioni e restrizioni di viaggio. Circa un quinto del Paese è rappresentato da una minoranza anglofona, una divisione linguistica risalente all'era coloniale. Sempre nella stessa regione, due settimane fa l'esercito camerunese aveva liberato un tunisino, mentre un secondo è rimasto ucciso. Si tratta della prima vittima straniera morta nel conflitto.

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